Il genere Musa della famiglia delle Musaceae è quello che comprende le piante che comunemente sono chiamate banano. Sono tutte piante originarie delle zone tropicali e molte specie hanno i frutti eduli apireni (le cosiddette banane, commestibili e senza semi, prodotte dalle specie Musa acuminata e Musa x paradisiaca entrambe con numerose varietà). Le specie normalmente utilizzate come ornamentali sono molto decorative ed eleganti.
Si tratta di piante erbacee anche se spesso sono considerate arboree perchè assumono l'aspetto di veri e propri alberi per via delle grandi foglie che sovrapponendosi ad elica formano il fusto (in realtà un pseudofusto perchè formato dalla concrescenza delle guaine fogliari) che alle volte diventa molto vistoso.
Normalmente le specie di Musa allevate in appartamento non fioriscono. Solo la specie Musa velutina può fiorire (foto sotto) ed una volta che si formano i fiori ed avviene la fruttificazione (i frutti sono delle bacche) tutte le foglie ingialliscono e cadono.
Sono diverse le specie del genere Musa tra le quali, quelle maggiormente utilizzate a scopo ornamentale sono:
La Musa acuminata è una pianta originaria del sud della Cina ed è caratterizzata da un ciuffo di foglie che crescono in cima al fusto che si forma grazie alla guaina delle foglie.
Le foglie sono lucide e satinate soprattutto da giovani e spesso si ritrovano chiazzate di rosse. Sono piante che in appartamento possono raggiungere anche i 2,5 di altezza.
La Musa velutina è una pianta molto ornamentale che non supera l'altezza di 1,2 m con la base delle foglie di colore leggermente rosato.
Quando la pianta ha raggiunto l'età di quattro anni può fiorire e si forma allora una infiorescenza alla sommità del fusto formata da fiori gialli racchiusi all'interno di brattee di colore rosa scuro. I fiori che sono chiamati "mani" originano dei frutti lunghi 8-10 cm di colore rossastro, non commestibili, che conferiscono alla pianta il nome comune di rosa velutina (vedi foto al lato e foto sopra).
La Musa ventricosum è una specie di notevoli dimensioni originaria dell'Etiopia e della Somalia che nei suoi paesi di origine può raggiungere anche i 10 m di altezza. Esistono diverse varietà tra le quali ricordiamo la cultivar ‘Rubra’ caratterizzate da foglie di colore rossastro.
La Musa non è una pianta difficile da coltivare. Cresce generosa dentro casa se tenuta in posizione luminosa ma non al sole diretto ed in ambienti ben aerati (attenzione alle correnti d'aria, soprattutto fredda che non sono gradite).
Le temperature ideali durate il periodo primaverile-estivo sono intorno ai 21-24°C anche se possono elevarsi fino a 27-30°C senza che ci siano problemi per la pianta. Al contrario le temperature invernali non devono scendere al di sotto dei 16°C.
Per pulire le foglie se non avete la possibilità di fare una doccia alla pianta, usate un panno molto morbido inumidito semplicemente con acqua. Non usare mai i lucidanti fogliari che ostruiscono gli stomi della pianta impedendone la respirazione.
La Musa durante il periodo primaverile-estivo va annaffiata in modo che il terreno rimanga sempre umido mentre durante il periodo autunno-invernale le irrigazioni vanno ridotte al tanto necessario a che il terriccio rimanga appena umido.
La pianta di Musa si rinvasa ogni anno, in primavera. Si usa un buon terriccio fertile al quale si mescono un po' di torba e della sabbia grossolana.
Durante tutto il periodo primaverile-estivo si diluisce ogni due settimane un buon concime liquido. Tale intervallo di allunga ad una volta al mese durante il periodo autunno-invernale.
Usate un concime che oltre ad avere i cosiddetti macroelementi quali l'azoto (N), il fosforo (P) e il potassio (K), abbia anche i microelementi, vale a dire quei composti di cui la pianta ha bisogno in minima quantità (ma ne ha pur sempre bisogno) quali il magnesio (Mg), il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.
Diminuite sempre le dosi rispetto a quanto riportato nella confezione.
La pianta di Musa non si pota. Si eliminano solo le foglie che con il tempo seccano per evitare che diventino veicolo di malattie.
La moltiplicazione delle piante di Musa avviene tramite polloni (moltiplicazione
agamica) oppure a partire dai semi tramite semina primaverile.
MOLTIPLICAZIONE PER POLLONI
Questo tipo di moltiplicazione si può realizzare in qualunque periodo dell'anno prelevando i polloni che crescono alla base della pianta. Una volta recuperati i polloni si piantano in vasi singoli usando un terreno così come indicato per le piante adulte. Si tiene il vaso in un luogo caldo (intorno ai 24°C), con una buona umidità (fate frequenti spruzzature). Quando la nuova pianta inizierà a crescere allora la potete trattare come se fosse adulta.
Questo sintomo è dovuto a scarse annaffiature.
Rimedi: regolare meglio le irrigazioni.
Questo sintomo indica chiaramente che l'ambiente nel quale si trova la pianta è
troppo asciutto.
Rimedi: aumentare l'umidità intorno alla pianta sia con maggiori nebulizzazioni
sia sistemando ad esempio delle ciotole di acqua vicino alla pianta.
Questo sintomo è indice che siamo in presenza di mal bianco vale a dire di un fungo, molto dannoso favorito da elevate umidità e da temperature elevate. Si formano dapprima delle macchie biancastre isolate che via via confluiscono formando delle macchie più grandi che necrotizzano a partire dalla parte centrale. Questo porta ad un accartocciamento delle foglie lungo la nervatura centrale e alla morte della foglia.
Rimedi: occorre aumentare la ventilazione (evitando di creare delle correnti d'aria) e lasciare asciugare la pianta di Musa. Trattare poi con fungicidi specifici.
Questo sintomo potrebbero significare che siete in presenza di un attacco dovuto alla cocciniglia e in particolare della cocciniglia farinosa. Per essere sicuri usate una lente di ingrandimento e confrontatele con la foto al lato: sono caratteristiche e non potete sbagliare. Inoltre se provate a toglierle con un'unghia, vengono via facilmente.
Rimedi: potete usare un batuffolo di cotone imbevuto di alcool oppure si può lavare con acqua e sapone neutro strofinando delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti (dopo risciacquate la pianta molto bene per eliminare il sapone). Per le piante più grandi e piantate all'aperto, usate un anticrittogamico specifico reperibile nei centri specializzati in giardinaggio.
La pianta di banano è utilizzata fin dai tempi dell'Impero romano come pianta da interni.