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TRAMA FILM
Un uomo in età avanzata si aggira, con la famiglia al seguito, per un cimitero militare americano. Giunto davanti ad una lapide ha un mancamento. Inizia un flashback che ci riporta allo sbarco in Normandia: il 6 giugno 1944, il capitano del 2º Battaglione dei Rangers John Miller sbarca a Omaha Beach nel settore Dog Green con i suoi uomini e si ritrovano in mezzo agli uomini della 29ª divisione di fanteria. La prima lunga sequenza ricostruisce la carneficina che si svolse quella mattina, che costò agli Alleati incredibili perdite. Il giorno dopo il comandante di stato maggiore dell'esercito, generale George C. Marshall, apprende la notizia della morte di tre dei quattro fratelli della famiglia Ryan e che il quarto e ultimo fratello, James Francis Ryan, facente parte della 101ª Divisione Aviotrasportata, è stato paracadutato con la sua unità in Normandia, nell'entroterra oltre le linee nemiche e risulta disperso. Decide quindi di organizzare una missione di recupero per riportare il soldato a casa. La missione viene affidata proprio al capitano Miller, al comando di una squadra di sette uomini. La squadra è composta dal capitano J. Miller (comandante), il sergente tecnico M. Horvath (vice-comandante), i soldati scelti R. Reiben (mitragliere di supporto) e A. Caparzo (fuciliere), i soldati semplici Mellish (fuciliere) e Jackson (cecchino), il T/4 I. Wade (medico) ed il T/5 T. Upham (fuciliere/interprete), quest'ultimo aggregato alla squadra come sostituto. Mentre Upham tenta di affiatarsi col gruppo scopre che nessuno conosce l'occupazione da civile del capitano, tanto che i suoi stessi soldati hanno messo in palio fino a 300 dollari per chi riuscisse a scoprirlo. La squadra di Miller giunge in un borgo dove si stanno svolgendo combattimenti tra le truppe americane e tedesche, dando supporto ai compagni d'arme. Attraversando il centro devastato, gli otto uomini raggiungono un palazzo diroccato dove una famiglia francese si è rifugiata dopo i bombardamenti. Il padre tenta di affidargli la figlia, ma Miller e Upham gli spiegano che non è possibile. Intanto il soldato Caparzo, presa in custodia la bambina francese, viene colpito da un cecchino tedesco, successivamente ucciso dal tiratore scelto Jackson. Stanley Mellish tenta di far capire a Caparzo che non morirà mentre quest'ultimo gli affida una lettera per il padre. Caparzo muore e il Capitano John H. Miller spiega ai suoi uomini che è per questo motivo che non si possono portare bambini. In seguito, Miller si affretta a cercare il Capitano Fred Hamill della 101ª Divisione Aviotrasportata per chiedergli se James Ryan è tra i suoi uomini. Gli viene condotto il soldato James Ryan, per poi scoprire che il suo secondo nome non è Francis, ma Frederick, e il cui luogo di provenienza non è l'Iowa, ma il Minnesota. Amareggiati Miller e i suoi uomini si sistemano in una chiesa, per poi riprendere la marcia con il favore della notte. Al mattino la squadra giunge nei pressi di una centrale radar danneggiata, presidiata da una squadra di mitraglieri tedeschi. Miller decide di andare all'attacco, spiegando che la postazione possa rappresentare un pericolo per le truppe americane che sarebbero di lì passate in futuro. Alcuni protestano, ma Miller stronca le loro argomentazioni. Durante l'attacco, Wade, l'ufficiale medico, viene ferito al busto e alla spina dorsale, morendo in seguito per overdose di morfina. Per questa ragione, alcuni membri della squadra, mossi dall'odio, iniziano a malmenare l'ultimo militare tedesco sopravvissuto, facendogli scavare la tomba per il commilitone caduto. Terminata la fossa, l'intenzione di tutta la squadra (escludendo Upham) e di giustiziarlo lì sul posto. Alla fine il capitano Miller libera il prigioniero mentre tra i soldati si crea il caos, alcuni ritenendo l'atto di pietà inconcepibile. Nella confusione, Reiben dichiara di voler disertare e Horvart minaccia di sparagli. Per calmare gli animi il capitano decide di rivelare la sua identità: da civile era un insegnante di Lettere in un liceo della Pennsylvania ed è sposato. Spiega anche come uccidere sempre più nemici lo faccia sentire sempre più lontano da casa. Giungono in un improvvisato ospedale da campo, vicino al relitto di un aliante da trasporto. Lì trovano, tra i superstiti in ripiegamento, un soldato ferito con problemi all'udito che dice di conoscere Ryan, e che si trova in una cittadina di nome Ramelle. Dopo una lunga marcia attraverso i campi, all'arrivo di un semicingolato nemico, Miller fa sdraiare a terra i suoi uomini. Il cingolato va improvvisamente in fiamme, grazie all'azione di una pattuglia di soldati alleati. Tra i membri della pattuglia c'è anche James Francis Ryan. La squadra di Miller viene condotta nel centro devastato del paese, controllato dalla squadra dei compagni di Ryan. Solo a questo punto Miller spiega il vero motivo della loro missione, informando Ryan della morte di tutti i suoi fratelli e dell'ordine di abbandonare la guerra. Ryan si rifiuta non volendo abbandonare la sua compagnia impegnata nella difesa del ponte cittadino. Dopo il rifiuto di Ryan, Miller prende il comando della compagnia e organizza una strategia difensiva: mantenere il controllo del ponte di Ramelle fino all'ultimo e - solo in questo caso - farlo esplodere per non farlo cadere nelle mani del nemico. Vengono racimolate armi, munizioni ed esplosivi con i quali, oltre a minare la via principale, vengono assemblate bombe artigianali spalmate di grasso, cosicché si attacchino a qualsiasi superficie. Poco dopo inizia lo scontro con il primo gruppo di mezzi corazzati tedeschi. Gli americani lasciano avanzare i carri per diversi metri e, conosciuta l'entità delle forze nemiche da Jackson, appostato sul campanile di una chiesa, vengono fatte detonare le cariche, mentre le mitragliatrici iniziano a falciare la fanteria tedesca colta di sorpresa. I semicingolati tedeschi vengono neutralizzati tramite alcune molotov e alle granate "appiccicose". Il combattimento continua selvaggio, mentre affluiscono rinforzi per le truppe tedesche. Jackson dal campanile colpisce i soldati nemici, ma viene visto e colpito da un carro armato tedesco che fa saltare la parte superiore del campanile. Mellish e il caporale paracadutista Henderson, riparati in una casa, ingaggiano un corpo a corpo con un soldato tedesco che li elimina entrambi, senza che Upham riesca ad aiutarli perché bloccato dalla paura. Miller decide per la ritirata verso il ponte: lo seguono tutti i superstiti a parte Upham che lascia la casa per raggiungere i compagni al ponte, ma si nasconde dietro un cumulo di macerie e assiste al ferimento del capitano. Il sergente Horvarth, ferito al fianco, tenta con un bazooka di rallentare i tedeschi, arrivati ormai al ponte, ma muore poco dopo sotto gli occhi attoniti del Capitano Miller, assordato da una cannonata. Nel cercare di raccogliere il detonatore delle cariche del ponte, perso a causa della cannonata, viene colpito a morte dallo stesso soldato che aveva fatto liberare. La battaglia sembra perduta: sono morti quasi tutti gli uomini e le cariche non vengono detonate, i tedeschi stanno per attraversare il ponte. Miller, gravemente ferito, punta la sua pistola contro il carro tedesco e inizia a sparare. All'improvviso, il blindato salta in aria. Una squadriglia di P-51 Mustang si scatena sul concentramento di truppe e mezzi tedeschi, provocando una carneficina e fermando così l'avanzata nemica. Upham esce allo scoperto e, riconosciuto il soldato tedesco nel gruppo di prigionieri dinanzi a lui, imbraccia il fucile e - guardatolo negli occhi - gli spara a bruciapelo. Decide poi di risparmiare i tedeschi restanti. Reiben e Ryan accorrono al ponte, dove trovano Miller in fin di vita. Le sue ultime parole sono: "James, meritatelo. Meritatelo!". Alla fine del combattimento restano in vita Reiben, Upham e Ryan. Reiben prende dal corpo esanime del capitano la lettera per il padre di Caparzo, prima conservata dal defunto Wade.
L'azione torna alla scena iniziale, dove il reduce, che si ha la conferma essere il soldato Ryan, chiede alla moglie se è stato un brav'uomo e se ha condotto una buona vita. Ancora commosso lascia il cimitero, facendo prima il saluto militare alla lapide che si legge essere a memoria del capitano Miller. Il film termina con la bandiera americana che sventola sul cimitero di Colleville-sur-Mer. |