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Kevin Ayers (Herne Bay, 16 agosto 1944) è un cantautore inglese (in passato tra i protagonisti della scena di Canterbury) che ha molto influenzato la scena psichedelica inglese. È stato membro fondatore dei Soft Machine verso la fine degli anni sessanta.
Ha risieduto a lungo all'estero: da giovane in Malesia, da musicista in Spagna e in Francia. In passato, ha lavorato con Mike Oldfield, Andy Summers, Ollie Halsall, Robert Wyatt, Daevid Allen, Elton John, Nico, Brian Eno, John Cale.
Kevin Ayers (born 16 August 1944 in Herne Bay, Kent) is an English songwriter and was a major influential force in the English psychedelic movement. BBC DJ John Peel wrote in his autobiography that "Kevin Ayers' talent is so acute you could perform major eye surgery with it."
Ayers was a founding member of the pioneering psychedelic band Soft Machine in the late 1960s, and was closely associated with the Canterbury scene. He has recorded a series of albums as a solo artist and over the years has worked with Brian Eno, Syd Barrett, John Cale, Elton John, Robert Wyatt, Andy Summers, Mike Oldfield, Nico and Ollie Halsall, among others. After living for many years in Deià, Majorca, he returned to the United Kingdom in the mid 1990s. He now lives in the south of France. His most recent album was Unfairground, which was recorded in New York City, Tucson, Arizona, and London in 2006..
Etichetta: Harvest / Emi
Side A
Side B
Ayers ritorna in Inghilterra all'età di dodici anni: i suoi primi anni di collegio coincidono con il progressivo germogliare della scena di Canterbury. Entra nei Wilde Flowers, banda che vede Robert Wyatt alla batteria e al canto e Hugh Hopper al basso. Ayers rilascerà poi un'intervista in cui afferma che la ragione principale per cui fu reclutato era l'estrema lunghezza dei capelli. Nel 1965, abbandona il gruppo per una vacanza a Maiorca, dove si imbatte in Daevid Allen, che aveva sostituito alla chitarra nei Wilde Flowers. Ayers lo coinvolge in breve nel progetto e, nel 1966, è già delineato il primo line-up dei Soft Machine.
I Wilde Flowers si sono dunque tramutati nei Soft Machine, con l'aggiunta del tastierista Mike Ratledge. Ayers passa al basso (e, più in là, dopo la dipartita di Allen, alternerà il basso e la chitarra) e divide il canto con Wyatt. Il contrasto tra la voce baritonale di Ayers e quella chioccia e tenorile di Wyatt, insieme al variopinto mix di rock e jazz, produce quel sound nuovo e memorabile che tanto incise sulla psichedelia degli anni sessanta. La band era solita dividere il palco (in particolare all'UFO Club) con i Pink Floyd di Syd Barrett. I Soft del periodo incidono, però, soltanto un singolo (Love makes sweet music, con il B-side Fellin' reelin' squealin'): nel 1967, dopo un tour in Francia, Allen è respinto a Dover per irregolarità dei documenti (fonderà in Francia i Gong) e il gruppo si riduce a trio.
Dopo un lungo ed estenuante tour dei Soft negli USA, come gruppo di apertura per la Jimi Hendrix Experience, Ayers, che avversava quella vita dura di spostamenti, si risolve a vendere il proprio basso Fender bianco a Noel Redding e si ritira a Ibiza, in compagnia di Daevid Allen. Alla bisboccia che ne segue, si accompagna un'intensa attività compositiva: le canzoni di questo periodo confluiranno nel primo album, Joy of a toy, uno dei primi ad essere pubblicati dalla neonata etichetta Harvest Records (sezione progressive della EMI), la stessa dei Pink Floyd. Joy of a toy sorge dalla serie di demo registrati da Ayers ad Ibiza: il produttore Peter Jenner ne rimane conquistato e scrittura l'artista per un album solista che impone Ayers all'attenzione, con musiche che variano dalla marcia circense di Joy of a toy continued alla pastorale Girl on a swing, dalle splendide ballate Song for insane times e The lady Rachel alla sinistra Oleh Oleh Bandu Bandong, basata su motivi popolari della Malesia e incentrata sul pianoforte del compositore avanguardista David Bedford. Molte di queste canzoni diventeranno colonne degli spettacoli live. A supportare Ayers ci sono i vecchi compagni dei Soft, con l'aggiunta di Rob Tait, che sarà poi per qualche tempo batterista dei Gong.
Segue a ruota il secondo album, Shooting at the Moon. Per inciderlo, Ayers mette insieme, con l'aiuto di Jenner, una banda battezzata The Whole World, in cui militano un giovanissimo Mike Oldfield al basso e alla chitarra elettrica, Bedford, che cura gli arrangiamenti e suona il pianoforte e le tastiere, Lol Coxhill al sax (pare che Ayers lo abbia incontrato in veste di busker), Mick Fincher alla batteria. L'album alterna alcune tra le migliori canzoni di Ayers (May I?, The oyster and the flying fish, Clarence in wonderland, oltre all'ispiratissima Red green and you blue) a lunghe e irrisolte esplorazioni strumentali (Pisser dans un violon, Underwater) che sembrano avere come unico scopo mettere in difficoltà l'ascoltatore, così come lo si era messo a proprio agio con le canzoni. La canzone Shooting at the moon è una riproposizione della vecchia Jet propelled photograph, dei Soft.
Interessante prodotto delle sessioni di Shooting at the moon è il single Singing a song in the morning, le cui prime incisioni vedono la partecipazione di Syd Barrett. Si è creduto a lungo che il solo di chitarra elettrica che appare nel missaggio finale fosse opera dello stesso Barrett, ma Ayers ha in più occasioni riferito di essere lui a suonare il solo, imitando lo stile di Barrett.
The Whole World era, a quanto si dice, una band dalla vocazione erratica e, come al solito, Ayers non si dimostra tagliato per la vita on the road. La band si scioglie dopo un breve tour, ma senza rotture insanabili, se è vero che molti dei suoi componenti saranno ospiti dell'album successivo, Whatevershebringswesing. Nel terzo album per la Harvest, compaiono altri capolavori: la suite orchestrale There is loving/Among us/There is loving, che unisce il tema introduttivo di Butterfly dance ad una composizione di Bedford; la cupa Song from the bottom of a well, il classico Stranger in blue suede shoes, oltre alla title track, impreziosita da Oldfield e Wyatt.
Ayers, sempre a caccia di una band stabile con cui promuovere la propria musica, fonda gli Archibald, insieme al bassista e chitarrista Archie Leggett (presentatogli da Allen) e al batterista Eddie Sparrow. L'ultimo album del primo periodo Harvest è Bananamour (il titolo è un tributo alla banana, goliardico amore di tutta una vita). Leggett e Sparrow confluiscono nel progetto, che vede le collaborazioni di Steve Hillage (storico chitarrista dei Gong, qui responsabile di memorabili assoli elettrici in Shouting in a bucket blues), di Wyatt (che canta in Hymn) e di Ratledge (che suona l'organo in Interview). L'album si distingue anche per Oh! Wot a dream, scritta dichiaratamente in uno stile spensierato à la Barrett, e la lunga e ipnotica Decadence.
Sul finire del 1973, Ayers firma per la Island e incide il concept album The Confessions of dr. Dream and other stories. Rispetto alla compattezza di Bananamour (cui contribuisce la voce rauca e potente di Leggett), in quest'album l'atmosfera si fa più rarefatta, come nella meditabonda Everybody's sometime and some people's all the time blues. C'è poi Didn't feel lonely till I thought of you, un rock trascinante e insieme spezzato, e la lunga suite sul dr. Dream, in cui appare Nico per un memorabile duetto. Nel disco appare anche Simon Jeffes della Penguin Cafe Orchestra.
L'1 giugno del 1974, Ayers è l'attrazione principale di un concerto che verrà poi pubblicato, divenendo noto con l'acronimo ACNE (le iniziali dei nomi di Ayers, John Cale, Nico e Brian Eno). Sono presenti anche Wyatt e Oldfield, che, nel frattempo, ha avuto modo di procurarsi una certa fama con la pubblicazione di Tubular Bells e Hergest Ridge. Dello stesso anno è la collaborazione di Ayers con Lady June (June Campbell Cramer). Ne esce Lady June's Linguistic Leprosy, inciso in casa della Cramer a Vale Court, Maida Vale. Il disco consiste dell'incontro tra la poesia di Lady June e la musica e il canto di Ayers, con qualche contributo da parte di Brian Eno e di Pip Pyle. Fu originariamente pubblicato dall'etichetta Banana Productions (di proprietà dello stesso Ayers), per poi essere rieditato in CD nel 1992.
Nel 1975, dopo che l'operazione promozionale di June 1, 1974 non è andata in porto (anche per la riottosità di Ayers), la fama del cantante inizia a declinare. È di questo periodo la collaborazione con Ollie Halsall, importante chitarrista della scena inglese, che aveva già avuto modo di mostrare le proprie mirabolanti capacità tecniche con gruppi quali i Timebox (successivamente evolutisi nei Patto). Il complesso di riferimento di Ayers e Halsall si chiama Soporifics, band dall'organico assai instabile, che ha visto anche la partecipazione di Zoot Money. Esce Sweet deceiver (l'album in cui appare Elton John), episodio tutt'altro che disprezzabile nella carriera dell'artista, con perle quali Guru banana, Circular letter e Farewell again (another dawn). Le vendite vanno piuttosto male, tanto che l'etichetta decide di lanciare un improbabile singolo (riproposizione di Falling in love again di Frederick Hollander e Sammy Lerner, canzone già interpretata da Marlene Dietrich e da Doris Day, quest'ultima curiosamente accompagnata da André Previn). L'operazione non lascia alcun segno.
Nel febbraio del 1976, esce una raccolta della EMI-Harvest intitolata Odd ditties, contenente alcuni singoli e diversi importanti inediti. Arriva inaspettatamente il successo: Ayers torna a firmare per la Harvest e prepara l'album successivo, Yes we have no mañanas, so get your mañanas today, con alcune prestigiose collaborazioni, tra cui il batterista Rob Townsend (già membro dei Family), B. J. Cole (che, in passato, aveva prestato i suoi servizi a Marc Bolan), oltre a Zoot Money, Halsall, Bedford. Il risultato è un album più easy listening dei precedenti, forte della perizia dei musicisti ma leggermente opaco in quanto a composizione. I pezzi più riusciti sono Mr. Cool, Love's gonna turn you round e Ballad of mr. Snake.
Per chiudere gli anni settanta, Ayers pubblica un altro album per la Harvest (il penultimo), Rainbow takeaway, decisamente sulla linea di Yes we have no mañanas ma più riuscito (pur con qualche scivolone). Si registra la presenza di Anthony Moore (membro degli Slapp Happy), qui anche in veste di produttore (insieme allo stesso Ayers), di Rob Townsend e di Halsall. C'è il tempo per un ultimo classico (Hat song) e qualche altra bella canzone (Blaming it all on love, Ballad of a salesman who sold himself, Goodnight goodnight).
Negli anni ottanta, l'attività discografica di Ayers si dirada: album decisamente meno brillanti, peraltro appesantiti da arrangiamenti sintetici assai discutibili. Appare, nel 1987, in un album di Oldfield (Islands), per cantare Flying start.
Nel 1971 Ayers aggrega una formazione stabile, gli Whole World, con il
giovane
compositore classico David Bedford alle
tastiere,
l'adolescente Mike
Oldfield alla chitarra,
il veterano jazzista Lol
Coxhill al sassofono,
e Mick Fincher alla batteria. Con questa leggendaria formazione Ayers
incide
Shooting At The Moon (Harvest, 1970), che rimarra` il suo
capolavoro
e uno dei capolavori del rock britannico di tutti i tempi.
L'album fotografa la personalita` eclettica, fiabesca e decadente
dell'artista.
Nel calderone stilistico, peraltro molto omogeneo,
si trova di tutto: la fiaba d'atmosfera parigina Rheinhardt And
Geraldine (accompagnamento di fisarmonica e assolo di sax da
night-club);
la ballata polinesiana The Oyster And The Flying Fish, con una
pianola d'
altri tempi e tamburelli;
Lunatics Lament, un rock and roll acrobatico dal ritmo ossessivo e
con voce
filtrata da licantropo indolente;
la filastrocca giapponese di Clarence In Wonderland;
canzoni di un vaudeville esotico che il baritono distaccato di Ayers
interpreta
come in trance.
Avvalendosi di tanta equipe, Ayers tenta anche soluzioni piu`
d'avanguardia:
Colores Para Dolores, un hard-rock sincopato con contrappunto di
clarinetto,
un intermezzo rumoristico di ritagli orchestrali assemblati alla rinfusa
e una
pulsazione psichedelica che riesce a non perdere mai il filo del motivo,
anzi a riprenderlo dallo stesso punto da cui l'aveva lasciato;
la piece surreale Pisser Dans Un Violon, confabulazione oscena di
un
violoncello frustrato con altri strumenti, a corda e a percussione,
che s'inseriscono a turno sottovoce, spargendo una manciata di note e
dileguandosi subito nell'oscurita';
le allucinazioni psichedeliche di Underwater, ancora magia di
strumenti liberi
e soli, tocchi vellutati e flessuosi su fondali marini scintillanti; e
Shooting At The Moon, un festival minimalista di tastiere stonate
a ritmo
ipnotico;
brani prevalentemente strumentali che si rifanno a "maniere" storiche
della
musica contemporanea senza mai indulgere in pedanterie o tecnicismi.
Da questa contraddizione fra arte "alta" e arte "bassa" ha origine la
suggestione della musica di Ayers, caso piu` unico che raro di connubio
fra i
due estremi del rock.
E` lui stesso a definire la sua arte: "la banana e` il simbolo della mia musica: fiera e dignitosa, diventa ridicola se la sbucci". La sua e` un'avanguardia (rock, jazz, classica) applicata con molta umanita' e molto humour alle tradizioni folkloristiche che ha appreso durante i suoi vagabondaggi (Malesia, Francia, Spagna).
Coxhill e Oldfield lasciano il maestro, e rimane soltanto David Bedford a guidare il nugolo di debuttanti che aiuta Ayers a registrare Whatevershebringswesing (Harvest, 1972). Le due suite, There Is Loving e Whatevershebringswesing, sono pallide e teatrali fantasie melodiche. Ayers aggiunge Song From The Bottom Of A Well, Margaret Stranger In Blue Suede Shoes al suo canone di novelties orecchiabili.
Ayers mette in scena uno spettacolo di varieta`, il "Cabaret Voltaire", ispirato all'esperienza Dada e influenzato dal glam-rock di quegli anni. Molta fama gli giunge proprio da questi spettacoli, che piu` avanti si chiameranno "Banana Follies". Uno spettacolo del 1972 verra` riproposto su Banana Follies (Hux, 1998).
Bananamour (Harvest, 1973) e` un album piu` umile, che contiene un paio di ditties del suo musichall eccentrico (When Your Parents Go To Sleep, Shouting In A Bucket Blues), ma senza la verve filosofica e gli arrangiamenti apocalittici dei suoi lavori piu` profondi.
L'ambizioso The Confessions Of Dr. Dream (Island, 1974) ripristina per un attimo il suo carisma, proprio verso la fine dell'epoca classica. The brief Everybody's Sometime and Some People's All The Time Blues offers more metaphysical doodling. The eight-minute It Begins With A Blessing / Once I Awakened / But It Ends With A Curse is a bit too casual and distracted, but the 18-minute four-part suite The Confessions of Doctor Dream is a nightmare of Wagnerian proportions given to a squad of ghetto punks.
Da questo punto in avanti Ayers produce dischi con cadenza biennale, riproponendo sistematicamente la solita musica di facili costumi e intercalando le registrazioni con lunghe vacanze nella Valle del Rodano o con viaggi a sorpresa. Ogni volta la crisi d'idee sembra preludere al ritiro definitivo, nella casa Spagnola dove ha messo radici.
The Kevin Ayers Collection (See For Miles, 1983) e` un'antologia
delle canzoni.
Odd Ditties (Harvest, 1976) raccoglie rarita`.
Banana Productions (EMI, 1989) e` un'antologia che comprende
anche
Odd Ditties.
Sweet Deceiver (Island, 1975) presento' un nuovo e piu' scadente Kevin
Ayers,
un pop crooner che si diletta con i cliche' come un dandy aristocratico
in pensione. Occasionali squarci della sua geniale eccentricita' (Guru
Banana,
Once Upon A Dream) non bastano a salvare l'album.
Le cose precipitarono con Yes We Have No Mananas (Harvest, 1976),
Rainbow
Takeaway (Harvest, 1978), That's What You Get Babe (Harvest, 1980) e
Diamond
Jack and the Queen of Pain (Charly, 1983). Deja Vu (Blau, 1984),
registrato
nel 1980, contiene la prima versione di Champagne And Valium (piu' tardi
ribattezzato Too Old To Die Young), l'unica canzone da salvare nella
decade.
As Close As You Think (Illumination, 1986) e Falling Up (Virgin, 1988)
accentuarono
il pop senile e rilassato ad insulto della sua intelligenza.
Still Life with Guitar (Permanent, 1992) e' di poco migliore grazie a
Thank
You Very Much.
Turn The Lights Down (Market Square, 2000) documenta il tour del 1995
con
Wizards Of Twiddly.
Kevin Ayers biography
A gifted songwriter, guitarist, bassist and singer,
Kevin Ayers has been flitting in and out of prog throughout his long,
languid career. Present at the very beginning of the Canterbury Scene as
a key member of the WILDE FLOWERS alongside such Canterbury veterans as
Robert Wyatt, Richard Sinclair and Hugh Hopper in 1963, Kevin Ayers was
already secured a place in Canterbury history. By 1966 SOFT MACHINE was
born, and Kevin Ayers was recruited as a bassist and vocalist for the
group. He lasted but one album before deciding he couldn't take the pace
of touring, preferring to concentrate on solo efforts. In 1970 a
somewhat formal band (The Whole World) was formed to help with Ayers'
solo efforts which featured the likes of saxophonist Lol Coxhill and a
certain young Mike Oldfield on guitar. Alas, the band was no more by the
end of 1971. Ayers continues to play informal gigs as and when and may
even swagger into the studio once more, but maintains as much of a
laid-back attitude to these activities as his music itself exudes.
For
prog fans, the albums "Joy of a Toy", "Shooting at the Moon",
"Whatevershebringswesing" and "The Confessions of Dr Dream" are of most
interest as they contain reworkings of Ayers' early SOFT MACHINE
material as well as copious very proggy pieces ranging drastically in
style from lazy ditties to avant-garde sound explorations. After these
albums Ayers' work became increasingly song-orientated and acoustic and
may hold little fascination for the average progger.
Highly
recommended to all Canterbury enthusiasts and lovers of creative and
finely crafted songs.
Why this artist must be listed in
www.progarchives.com :
The obvious Canterbury connections and
excellent progressive material on several albums.