Fragola - Fragaria spp.
Atlante delle coltivazioni arboree - Alberi da frutto
Generalità
E' una pianta di origine europea che si trova spontanea nei
nostri boschi. Le varietà coltivate sono degli ibridi la cui produzione è
iniziata verso la fine del Settecento, e vengono classificate in
cultivar a frutto piccolo e cultivar a frutto grande. La Fragola
appartiene alla Famiglia delle Rosaceae, sottofamiglia Rosoideae, genere
Fragaria. Molte sono le specie, tra cui: Fragaria chiloensis, di
origine sudamericana, Fragaria virginiana, originaria del sud degli
Stati Uniti e Fragaria ovalis, originaria delle Isole Kurili.
Tutte le specie di origine extraeuropea sono ottoploidi, mentre la
Fragaria vesca è diploide. Le varietà coltivate sono quasi tutte
incroci tra Fragaria chiloensis e Fragaria virginiana.
La fragola è una pianta perenne, acaule, il cui fusto è stato
trasformato in un corto rizoma. Le foglie sono ternate, ovato-oblunghe,
dentato-seghettate, lungamente picciolate. i fiori, bianchi,
ermafroditi, sono riuniti in gruppi di 3-8 a costituire dei racemi e
hanno lunghi piccioli. Il frutto è in realtà un falso frutto: è
costituito dal ricettacolo fiorale che si accresce e si fa succulento e
presenta sulla superficie dei piccoli acheni (veri frutti).
La riproduzione è utilizzata esclusivamente per miglioramento
genetico mentre la moltiplicazione, essenzialmente di tipo agamico, può
avvenire mediante un vivaio tradizionale in cui vengono coltivate piante
madri per la produzione di stoloni oppure mediante la riproduzione
meristematica delle piantine denominate "super-élite" e la loro
moltiplicazione in ambiente controllato e successiva moltiplicazione su
terreno.
Cesto di Fragole varietà Camarosa
(foto www.agraria.org)
Varietà
Le varietà di fragola possono essere classificate in:
- unifere o brevidiurne o non rifiorenti: differenziano i fiori con un
periodo di luce inferiore alle 12 ore e con un sufficiente termoperiodo.
La differenziazione dei fiori avviene da settembre fino al verificarsi
delle prime gelate e la maturazione dei frutti si ha in primavera
nell'arco di circa 4 settimane. alcune varietà unifere possono
diventare, occasionalmente, bifere, cioè rifiorenti;
- bifere o longidiurne o rifiorenti:differenziano i fiori con un periodo
di luce superiore alle 14 ore e producono dalla primavera all'autunno.
Non hanno mai avuto una buona diffusione a livello industriale, ma sono
impiegate quasi esclusivamente a livello familiare per la loro lentezza
di riproduzione: si moltiplicano infatti per divisione del ceppo e molto
poco per stoloni;
- day neutral o fotoindifferenti: differenziano gemme a fiore con
qualsiasi condizione di luminosità, purché sia rispettato il
termoperiodo.
Tecniche colturali
Il terreno ideale del la coltivazione della fragola deve essere
subacido (pH ottimale: 5,5-6,5; tollera fino a pH 7,5 in un buon terreno
agrario), sciolto e ricco di sostanza organica. E’ possibile comunque
ottenere ottimi risultati in quasi tutti i tipi di terreno purché ben
lavorati e preparati.
Necessita di acqua in quantità moderate ma costanti durante tutto
il suo ciclo colturale, in particolare nel post- trapianto e durante la
produzione dei frutti.
Gli apporti di sostanza organica e di elementi fertilizzanti
devono essere attentamente valutati, in base alla fertilità e dotazione
del terreno, alle esigenze della varietà ed al tipo di coltivazione.
La distanza delle file è di circa 125 cm; sulla fila 35-35 cm se doppia, 15-20 cm se fila semplice.
Per aumentare la produzione, contenere le avversità e facilitare
la raccolta vengono molto impiegati sistemi di coltivazione senza
suolo.
Produzioni
Il periodi di raccolta varia a seconda se in coltura protetta o
in pieno campo, della latitudine e della varietà (rifiorente o non). In
autunno per le produzioni fuori stagione ottenute con piante
frigoconservate di varietà unifere; dalla primavera all’autunno con
varietà rifiorenti.
La produzione è molto variabile ed oscilla dai 100 ai 300 q.li/ha.
La produzione è destinata al consumo fresco, alla surgelazione,
alla produzione di marmellate, sciroppi, liquori, gelati, ecc.
Avversità
Virosi: Arricciamento, Arrotolamento e Maculatura.
Micosi: Oidio, Vaiolatura, Muffa grigia e marciumi radicali.
Danni possono essere provocati da acari, afidi e nematodi.
Fragolina di bosco (Fragaria vesca L.)
La fragola selvatica o fragola di bosco (Fragaria vesca) è una
pianta erbacea perenne, alta 10-20 cm, con radici rizomatose e lunghi
stoloni, striscianti e radicanti, che danno origine a nuove piantine. I
fiori sono formati da 5 petali bianchi. Originaria dell'Europa e della
Siberia e diffusa in tutte le regioni del mondo, in Italia è comune
ovunque. Cresce nei boschi, nelle radure e nei luoghi erbosi, dal piano a
1800 m. Dalla specie originaria sono state selezionate varietà che
producono nel corso di tutta l'estate frutti molto profumati ad aroma
molto gradevole. E' il più esclusivo frutto di bosco: si utilizza per
profumare e decorare gelati, macedonie e torte di frutta.
Viene coltivata soprattutto in Trentino e il periodo di raccolta va da giugno a settembre.
Le foglie si possono utilizzare in gradevoli tisane primaverili.
Fragola di bosco (Fragaria vesca) (foto www.agraria.org)