TRANQUILLO CREMONA

HELIOGRAVURE D'EPOCA (SENZA RETINO TIPOGRAFICO)

DI LUIGI CONCONI

BATTUTA CM. 14,5 X 13,7

CARTA CM. 25 X 36

STAMPATA SU CARTA SPESSA

MAGNIFICA DA INCORNICIARE

Fu uno degli esponenti di spicco della Scapigliatura milanese.[1]

Il suo studio artistico era contraddistinto da un'atmosfera surrealista, con tanto di pipistrelli imbalsamati e gatti mummificati.

Personaggio schivo e riservato, iniziò il suo percorso di formazione culturale studiando architettura a Brera, anche se i suoi primi lavori li eseguì in acquaforte, riscuotendo un buon successo al Saloon di Parigi nel 1877 con Cortile di Palazzo Marino.

Negli anni seguenti incominciò a dipingere assieme al Cremona e al Ranzoni e si mise in evidenza con Ragazzi in giardinodel 1879.

L'anno successivo presentò una sua mostra personale a Brera, dove ottenne un certo riscontro grazie al quadro Le streghe, di vaga ispirazione francese (G.Moreau e O.Redon).

Fino alla sua fase matura, Conconi, restò comunque soprattutto un seguace di Cremona nei suoi temi più consueti, qualiritratti, quadri in costume, mentre si rivelò originale nei quadri di genere, nella paesaggistica e nelle costruzioni fantastiche e immaginifiche.

Fu anche architetto ma progettò poco: le sue opere sono l'edificio di via Dante 8 a Milano (1891), la Villa Pisani Dossi sopra Como, la tomba di Felice Cavallotti a Dagnente (1897-1898), l'edicola Segre nel Riparto Israeliti del Cimitero Monumentale di Milano (1900).[2]

Luigi Conconi fu nipote di Mauro Conconi, pittore romantico.