Sulle origini della lattuga non esistono
certezze, anche se è accreditata l’ipotesi che provenga dalla lontana
Siberia, tuttavia questo vegetale era noto già agli antichi egizi. I
romani ne promossero la coltivazione in tutto l’Occidente attribuendole
svariate virtù terapeutiche.
Il liquido lattiginoso contenuto nel
fusto della lattuga - da cui ne deriva il nome - possiede blande
proprietà sedative che, unite alle sole 20 calorie contenute in 100 g di
prodotto, fanno di questa verdura un alimento adatto a contrastare la
fame ansiosa. Si usa anche contro le bruciature solari ed è un alimento
adatto a contrastare l'ulcera allo stomaco.
La lattuga ha un elevato contenuto di vitamine A, B e, in alcune
varietà, anche di vitamina C, mentre potassio e calcio compongono
l'elenco dei sali minerali.
La lattuga fa parte della famiglia delle
Composite (nome scientifico: Lactuca sativa). Il nome deriva dal fiore
composto da tanti fiori piccoli, esattamente come il girasole e le
margherite. E' una pianta annuale con foglie più o meno larghe, ovoidali
o in forma allungata e a seconda della varietà ha diverse tonalità di
colore dal verde al giallognolo o rosso.
Ci sono molte varietà di lattuga. Le
lattughe cappucce (Appia, Battavia bionda a bordo rosso, Meraviglia
delle quattro stagioni, Regina dei ghiacci, Trocadero etc.) sono dette
anche a palla e si trovano in commercio durante tutto l'anno. Le
lattughe romane (Bionda degli ortolani, Verde d'inverno, Mortadella
verde d'inverno etc.) con foglie più allargate non sovrapposte e le
lattughe da taglio dette anche "Lattughino" con foglie sempre
divaricate.
La lattuga Meraviglia delle quattro stagioni è quella che da i migliori risultati in un tavolo da coltivazione “Urbano”.
La coltivazione della lattuga è
abbastanza facile, veloce e si può effettuare quasi tutto l'anno sempre
che non ci sia il pericolo di gelate. In un tavolo “Urbano” è meglio
comunque piantare la lattuga in primavera e in autunno, soprattutto in
zone dove le alte temperature possono provocare l'apparizione prematura
della spiga.
La cosa più facile da fare è comprare la piantina in un vivaio e
trapiantarla nel nostro orto urbano. Il raccolto si può fare nel giro di
2 o 3 mesi, a seconda della varietà di lattuga e dell'epoca dell'anno.
Se raccogliamo troppo tardi la lattuga avrà fiorito e sarà amara.
Se vogliamo piantare in semenzaio dobbiamo considerare che dalla semina al trapianto abbiamo bisogno di un mese come minimo.
Se seminiamo insalate da taglio, le più indicate per il balcone,
ricrescono velocemente dopo il taglio, senza bisogno di riseminarle. A
quelle da cespo invece, una volta tagliate ne va estirpato il piede con
le radici e sostituito il cespo con un nuovo virgulto prelevato dal
semenzaio.
Le irrigazioni devono essere frequenti, ma quando le piante hanno
formato il pane di foglie è bene annaffiare meno per non rischiare il
marciume.
La lattuga è molto compatibile con il
cetriolo, la cipolla, i ravanelli, il pomodoro e la carota. Come sempre
dobbiamo evitare di metterla con specie della stessa famiglia come
l'indivia.
Essendo una verdura a ciclo corto è raccomandabile associare la lattuga
ad ortaggi a ciclo più lungo quali la cipolla e il pomodoro, in modo
che, una volta raccolta la lattuga, questi possano occuparne lo spazio,
realizzando in questo modo una coltivazione in successione.
Gli afidi attaccano le foglie della lattuga rendendole appiccicose. Altri parassiti animali sono la mosca degli orti, le larve di maggiolino, il grillotalpa e le lumache. Una virosi comune è il mosaico della lattuga che si manifesta con pustole gialle sulle foglie ed è necessario bruciare le piante colpite.