Palermo, 10 gennaio1886 "... Lina... vedo te, mia buona pittrice, che prepari un ricordino per me, dove c'è un po' di questo cielo, un po' di questo mare, e una vecchia barca tirata a secco, ora che, povera vecchia, non è più buona a tagliar le acque...".| E di seguito: Palermo, 17 gennaio 1886 "Mia Rosolina, sorella mia,... un quadrettino, piccolino piccolino, buona mia Lina, da quella tua tavolozza deve nascere o per le ispirazioni di un buon Dio o per i fulmini di un gran diavolo!... Un quadretto di mia sorella io lo voglio ad ogni costo... e tu, da buona sorella ti porterai al vicolo Marullo, nel quartierino vuoto del magazzino di papà e dal balcone potrai cogliere una scenetta del lido a modo. Non so se mi sono spiegato...".| Il 25 febbraio 1886 arriva poi la lettera in versi, inserita nel testo, e che spiega il titolo di questo volume: "... Su dunque, al sogno mio rendi il colore...".| Sono questi alcuni stralci di lettere che il giovane Luigi Pirandello scriveva da Palermo, dove era studente, a Lina, allora risiedente a Porto Empedocle con i genitori, e che ci raccontano quanta stima, ammirazione ed affetto il futuro scrittore avesse per la sorella, maggiore di lui di due anni.

DY04