Autore: Vedi Titolo in Oggetto o Foto

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Titolo: Pauli Pincii, De Timavo Fluvio, Pro Vetustorum Opinione Dissertatio Nec Non Jovitae Rapitii, Balneorum ....

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Opera di Provenienza: "Thesaurus antiquitatum et historiarum Italiae, Quo continentur Optimi quique Scriptores, qui Patavii, Fori-Julii, Istriae ... Digeri olim coeptus Cura et Studio Joannis Georgii Graevii ... cum praefationibus Petri Burmanni ... Lugduni Batavorum, excudit Petrus Vander Aa ... 1722"

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Luogo e Data di Pubblicazione: Lugduni Batavorum, Petri Vander Aa ..., (1722)

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Pagine: (2), col. 5-22, (1)

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Dimensioni compresi i margini bianchi: circa cm. 39,4x24

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Stato di Conservazione: Privo di legatura, fioriture sparse, macchie, etc., in generale conservazione come da foto

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Desrizione: Privo di legatura, estratto con il testo, proviene dalla opera enciclopedica di Georgius Graevius "Thesaurus antiquitatum et historiarum Italiane", Leida 1704 - 1723 illustrante l'intera penisola italiana.

Johann Georg Graevius (correttamente Guava o Greffe) (29 Gennaio, 1632 - 11 Gennaio, 1703) fu uno studioso tedesco nato a Naumburg. Orientato verso studi giurisprudenziali mutò i suoi interessi verso la filologia dopo l'incontro con Johann Friedrich Gronovius. Durante il suo soggiorno ad Amsterdam, sotto l'influenza di Blondel abbandonò il luteranesimo e si unì alla Chiesa riformata, e nel 1656 fu chiamato dal principe elettore di Brandeburgo per la cattedra di retorica nella Università di Duisburg. Nel 1662 si trasferì alla Università di Utrecht, dove occupò la cattedra di retorica, e in aggiunta, dal 1667 fino alla sua morte, anche quella di storia e politica. Venne insignito di un riconoscimento speciale da Louis XIV, ma fu soprattutto apprezzato da Guglielmo III d'Inghilterra, che ne fece lo storiografo reale. Le sue due opere più importanti sono la antiquitatum Thesaurus Romanarum (1694-1699, in 12 volumi), e il Thesaurus antiquitatum et Historiarum Italiae pubblicato dopo la sua morte.

Peter van der Aa (Leida, 1659 ? Leida, agosto 1733) fu uno dei maggiori editori europei del diciassettesimo e diciottessimo secolo, operando circa dal 1682 a Leida insieme ai suoi fratelli. Tradusse, tra le altre opere, anche quelle di Erasmo da Rotterdam, come l'Elogio della follia e pubblicò le raccolte di storia e archeologia di J.G. Graeve e le opere botaniche di Jan Gronov.