Manoscritto di un unico foglio scritto in italiano sulla colonna adestra di ogni facciata. Note alla parte destra. Buona tenutadell’inchiostro. Intestazione “Sacra Cesarea Reale ApostolicaMaestà”. Il documento annota alcuni passaggi della storiaottocentesca di Guastalla. (la municipalità senza rappresentanti; laSinagoga). Nessuna firma in calce. Ecco l’incipit:“Esultò l’Italia quando la vittoriosa armata di S.M. vennero arinconquistarla: la gioia si sparse su tutti i cuori….” Nel testosi menzionano Gli stati di Parma e la storia e l’unica datapresente 1814 con riferimento al ducato di Guastalla. In ultimapagine si menziona l’immortale Giuseppe Secondo. Documento da studio(probabile epoca ‘800/inizio ‘900) Formato foglio a A4- Condizioni: pieghealcune mancanze ai margini rari fori ai punti di incontro dellepieghe strappi centrali. Rare macchie. Alla quarta ad un angolo contiscritti da antica mano. Lettere maiuscole (filigrana ad un angolo L.M.). Le foto integrano al meglio la descrizione ma disponibile adinviare altra immagini via elicinque00@gmail.como DM spedizione tracciatacon piego di libri Alcuni fonti storicada bublio on-line. Con il cadere delladinastia gonzaghesca subentrarono i Borbone di Parma che la posero inun ruolo subalterno. Nel 1806 ritornò ducato sovrano e concesso aPaolina Bonaparte e a suo marito il principe Camillo Filippo LudovicoBorghese . Successivamente Napoleone Bonaparte e Maria Luisad'Asburgo-Lorena la incorporarono nuovamente nel Ducato di Parma,Piacenza e Guastalla, di cui fu un'exclave fino al 1847, quando inseguito al trattato di Firenze, il territorio guastallese venneannesso al Ducato di Modena e Reggio. Sotto la repressiva dominazioneaustro-estense la cittadina fu dichiarata capoluogo dell'omonimaprovincia. Guastalla si avviaad una lenta decadenza politica e militare: verso la metà delSettecento ai Gonzaga subentrano i Borbone di Parma che pongono lacittà in un ruolo subalterno. Successivamente, con Napoleone e MariaLuigia, la zona diventa terra di confine del ducato parmense; infineè testimone dei moti del Risorgim