Joannis Harduini e Societate Jesu presbyteri Opera selecta, tum quæ jam pridem Parisiis edita nunc emendatiora et multo auctiora prodeunt, tum quæ nunc primum edita. Indicem omnium praefatio exhibebit.
Amstelodami : apud Joan. Ludovicum De Lorme, sub signo Libertatis, 1709

In Folio (40,5 x 24,5 cm). Legatura coeva in piena pelle segnata dal tempo con difetti, mancanze e usure (vedi foto). Peso: 3,7 kg.

Completo. Var.B: le ultime due pagine non sono numerate: [8], 946, [2] pag., [4] carte di tavole calcografiche di cui 2 ripiegate e alcune incisioni nel testo.

Internamente in buone condizioni: firme e timbri ex biblioteca al frontespizio, qualche rossore e lievi bruniture.

NOTE GENERALI:
Marca calcogr. sul front., firmata da G. van Gouwen (Minerva, con libri e motto "Libertas sine scientia licentia est") e marca xilogr. in fine
Vignetta calcogr. alle armi del dedicatario in testa alla Praefatio, sempre incisa da van Gouwen
Illustrazioni calcogr. infratestuali, iniziali e testate xilogr
Occhietto
Segn.: *⁴ A-4L⁴ 4M² 4N⁴-6B⁴ 6C-6F²

Hardouin, Jean. Erudito (Quimper 1646 - Parigi 1720), gesuita, bibliotecario al collegio Louis-le-Grand a Parigi; ammirato per l'erudizione in campo numismatico e antiquario, di cui è frutto la collezione di concilî (Acta conciliorum et epistulae decretales ac constitutiones Romanorum Pontificum, voll. 11, 1715), fu ripreso per ardite opinioni sulla non autenticità di talune opere patristiche, opinioni poi da lui sconfessate ma egualmente comprese nelle Opera selecta (1709), messe all'Indice. Tipico rappresentante di un vero disorientamento provocato dalla nuova metodologia critica, giunse ad affermare che molte delle opere della classicità non erano che mistificazioni di monaci medievali, e volle perfino sostenere la falsità dei documenti riferentisi al contrasto fra Filippo il Bello e Bonifacio VIII.