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Gli Aztechi adoravano una dea della fertilità e dell'amore che chiamavano Xochiquetzal (che significa "fiore permanente"). La dea era raffigurata con un mazzo di fiori e una ghirlanda di fiori in testa, e i frammenti di poesia azteca sopravvissuti fino ad oggi parlano del doppio simbolismo dei fiori come incarnazione della vita e della morte. I romani adoravano Flora, la dea dei fiori, dei giardini e della primavera, la cui festa - la Floraria - veniva celebrata in aprile o all'inizio di maggio con danze, bevande e fiori e che rappresenta il rinnovamento del ciclo della vita. La sua controparte nella mitologia greca è Clori, la moglie del dio del vento Zefiro.