SEMI DI ACER PALMATUM – 30 SEMI MINIMO

 

DESCRIZIONE DEL SEME

Il seme è racchiuso all'interno di frutti, detti disamare, molto divergenti e lungamente peduncolate, delle dimensioni della dimensione di 1,5-2 cm ogni samara; maturano nella tarda estate. Il seme, grande 5-8 mm, necessita di stratificazione per germogliare.

 

SEMINA

I semi di Acero palmato hanno bisogno di pretrattamenti in quanto sono dormienti. Si conservano per periodi molto lunghi sistemati in contenitori ermetici a temperature comprese tra i +3 e i +4°C ( normali frigoriferi).

La stratificazione prevede l'immersione in acqua per un tempo variabile tra le 48 e le 72 ore, in modo da intenerire i tegumenti. Il seme così imbibito si dispone in un recipiente non particolarmente alto e delle dimensioni adeguate alla quantità di seme. Sul fondo di questo recipiente andremmo a mettere del cotone idrofilo ben inumidito sul quale andremmo a deporre la semente. Coprire il tutto con un altro strato di cotone idrofilo inumidito. In contenitore non va chiuso. Controllare periodicamente il grado di bagnatura, il cotone non deve assolutamente seccare. Generalmente il periodo di maturazione a freddo del seme varia tra i 45 e i 60 giorni durante i quali si può verificare un ingrossamento della semente che corrisponde alla fine del periodo di dormienza. Alla fine di questo periodo si procede alla semina, seminado singolarmente nei vasetti.

 

NOTE BOTANICHE:
Questa specie di aceri, originari della Cina e del Giappone, si distingue per le foglie che sono a cinque (tal' ora più) lobi e con apice acuto. E' uno dei bonsai preferiti in Giappone. La corteccia del tonco, solitamente verde in gioventù, può assumere a maturità toni marroni o grigio-bianchi.

ESPOSIZIONE:
Ombreggiata riparandolo dal vento.

ANNAFFIATURA:
Il terriccio non dovrà mai rimanere completamente asciutto.

CONCIMAZIONE:
Ogni 20-30 giorni dalla primavera all'autunno con una pausa durante il periodo più caldo.

TRAPIANTO:
Ogni due anni in primavera, quando le gemme si inturgidiscono prima di aprirsi, o in autunno dopo la caduta delle foglie.

POTATURA:
I primi grossi interventi sull'apparato radicale devono essere effettuati solo contemporaneamente alla riduzione della parte aerea. Sarà perciò opportuno eseguire il rinvaso e la potatura in autunno, onde evitare consistenti perdite di linfa. Sigillare le ferite con mastice.
In primavera si procederà alle legature, tenendo presente che la corteccia è piuttosto sottile e che i rami non sono eccessivamente elastici: proteggere i rami e il tronco e posizionarli con cautela e gradualità.

PROPAGAZIONE:
Da seme, per margotta, per talea e per innesto.

MISCELA SUBSTRATO:
40% akadama, 30% kanuma, 30% pomice fine.

NOTE: 
Durante la stagione vegetativa accorciare le nuove cacciate, lasciando le prime due foglie. La defogliazione è possibile all'inizio o entro la metà di giugno. Evitare l'esposizione diretta ai raggi del sole nel periodo più caldo, annaffiare nel tardo pomeriggio o di buon mattino, con generosità, per impedire che il terreno rimanga asciutto.


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