IL DOTTOR ZIVAGO
Il Dottor Živago
До́ктор Жива́го 
Doctor Zhivago
Doktor Schiwago
Le Docteur Jivago
Boris Pasternak (Борис Пастернак), Milano : Feltrinelli Editore, 1961, 566 p. ; 22 x 15 cm
PRIMA EDIZIONE RUSSA FELTRINELLI / FELTRINELLI RUSSIAN FIRST EDITION

Pasternak aveva cominciato a scriverlo prima della morte di Stalin; compiuto alla fine del 1955, il romanzo fu dato in lettura a molte case editrici moscovite, e Pasternak non dubitava che sarebbe stato presto pubblicato (alcuni frammenti erano già usciti sin dal 1954 sulla rivista sovietica Znamja).
Al principio del 1956 una casa editrice accettò e si accingeva a pubblicarlo con qualche taglio (a cui Pasternak aveva consentito). Contemporaneamente, lo scrittore fece pervenire il manoscritto all’editore italiano Feltrinelli in vista di una traduzione. Ma l’editore di Mosca si rifiutò di pubblicare l’opera e le autorità sovietiche chiesero a Pasternak di ottenere da Feltrinelli la restituzione del manoscritto allo scopo di “apportarvi alcuni miglioramenti”. Lo scrittore si sottomise a questa esigenza inviando un telegramma a Feltrinelli, ma senza risultato.
Nonostante il successivo intervento di Aleksandr Surkov, presidente dell’Unione degli scrittori dell’URSS, e altre pressioni esercitate attraverso i capi del partito comunista italiano, Feltrinelli pubblicò Il dottor Zivago in edizione italiana alla fine del 1957.
Le circostanze esatte della successiva edizione in lingua russa sono rimaste misteriose: durante l’Esposizione Internazionale di Bruxelles nel 1958, 1500 copie dell’edizione russa furono distribuite a cura dell’organizzazione “Pro Russia” a turisti sovietici che visitavano il padiglione della Santa Sede; era un’edizione lussuosa, con copertina azzurra, stampata all’Aja, ma non si è potuto appurare se si trattasse veramente dell’originale russo di Pasternak o di una ritraduzione in russo della traduzione italiana. Un’edizione nella lingua originale era comunque una condizione indispensabile per permettere alla giuria del Nobel di attribuire il premio a Pasternak il 23 ottobre 1958. Non appena la notizia fu divulgata, tutti se ne servirono a scopo di propaganda. Celebrato in occidente, Pasternak fu violentemente ingiuriato e denunziato in un articolo sulla Literaturnaja Gazeta, fu espulso dall’Unione degli scrittori sovietici e minacciato di esilio.
Il 30 ottobre egli rifiutò il premio Nobel e delineò una specie di autocritica in due lettere (una per Chrušcëv, l’altra per la Pravda) nelle quali denunziava le interpretazioni politiche tendenziose suscitate dal Dottor Zivago. 
Nel 1961, lo stesso editore Feltrinelli pubblicò un’edizione russa del romanzo, dal manoscritto originale, mentre altre copie dattiloscritte (non si sa se identiche a questa) circolavano già tra gli intellettuali polacchi e russi.

Pasternak had begun writing it before Stalin's death; completed at the end of 1955, the novel was given to many Moscow publishers for reading, and Pasternak did not doubt that it would soon be published (some fragments had already been published since 1954 in the Soviet magazine Znamja).
At the beginning of 1956 a publishing house accepted and was about to publish it with some cuts (which Pasternak had allowed). At the same time, the writer sent the manuscript to the Italian publisher Feltrinelli for a translation. But the publisher of Moscow refused to publish the work and the Soviet authorities asked Pasternak to obtain the return of the manuscript from Feltrinelli in order to "make some improvements". The writer submitted to this need by sending a telegram to Feltrinelli, but to no avail.
Despite the subsequent intervention of Aleksandr Surkov, president of the Union of writers of the USSR, and other pressures exercised through the heads of the Italian communist party, Feltrinelli published Il dottor Zivago in Italian edition at the end of 1957.
The exact circumstances of the subsequent Russian edition remained mysterious: during the Brussels International Exposition in 1958, 1500 copies of the Russian edition were distributed by the "Pro Russia" organization to Soviet tourists visiting the Holy See pavilion ; it was a luxurious edition, with a blue cover, printed in The Hague, but it could not be ascertained whether it was really the Russian original by Pasternak or a Russian translation of the Italian translation. An edition in the original language was however an indispensable condition for allowing the Nobel jury to award the prize to Pasternak on October 23, 1958. As soon as the news was disclosed, everyone used it for propaganda purposes. Celebrated in the West, Pasternak was violently insulted and denounced in an article on Literaturnaja Gazeta, was expelled from the Union of Soviet writers and threatened with exile.
On October 30 he refused the Nobel Prize and outlined a kind of self-criticism in two letters (one for Chrušcëv, the other for Pravda) in which he denounced the tendentious political interpretations aroused by Doctor Zhivago.
In 1961, the same publisher Feltrinelli published a Russian edition of the novel, from the original manuscript, while other typewritten copies (we do not know if they are identical to this one) were already circulating among Polish and Russian intellectuals.

(Alexandre Labnize, in Dizionario Bompiani delle Opere e dei Personaggi, Milano, Bompiani, 2005)

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