Litografia su carta di Aldo Borgonzoni del 1970 in perfetto stato di conservazione.  L'opera è montata su una cartella che h la funzione di passpartuot, la numerazione è prova d'artista e misura il foglio 50x 42 cm, la lastra 34,5x25,5 cm.

Aldo Borgonzoni(Medicina,12 giugno1913Bologna,17 febbraio2004[1]) stato unpittoreitaliano, tra i pi significativi dell'arte iconicaitaliana[2][3]. l'artista certo uno dei maggiori esponenti della pittura realista in Europa, ma opera su un versante particolare, quello che piega verso l'espressionismo tedesco al quale dagli anni tardi '50 e '60 unisce precise tangenze con la pittura informale (Arturo Carlo Quintavalle, maggio 2007[4]) Biografiamodifica Nacque a Medicina il 12 giugno 1913 da Annibale e Lucia Sasdelli. Vi rimase fino ai 17 anni e nel 1930 si trasfer a Bologna dove frequent la bottega orafa di Andrea Stefani e poi l'Istituto Industrie Artistiche. Nel 1933 partecipa, per la prima volta, a una Mostra pittorica a Palazzo Strozzi di Firenze, per poi recarsi a Monaco e Norimberga in viaggi di studio. In questo periodo fa amicizia con giovani artisti, come lui destinati a crescere di fama: Guido Bugli, Norma Mascellani, Carlo Cuppini[2][3][5][6]. La vita e l'arte di Aldo Borgonzoni si distinguono per il coerente impegno politico, civile e sociale nei confronti della libert e di qualsiasi sopruso che potesse ledere la dignit dell'uomo, in particolare dei pi umili e deboli. Antifascista, in contatto con Orlando Argentesi[7]eGiovanni Bottonelliader alla lotta di liberazione. Nel periodo della Resistenza contribu alla salvezza diVirgilio Guidi. Prese la tessera del Partito Comunista Italiano, per poi allontanarsene nel tempo[8]. Nel settembre 1986 la sua citt natale, Medicina, gli dedica una ricca mostra antologica con alcuni dei dipinti pi significativi dell'artista e comprendente le cento opere su carta in tecniche miste, che Borgonzoni aveva donato alla comunit d'origine. A questa prima donazione, nel 1991 ne seguir una seconda di ulteriori 56 opere, tra dipinti e sculture, di cui fanno parte anche creazioni di altri grandi artisti:Mario Schifano, Renzo Grazzini,Domenico Rambelli, Enzo Bioli. Alcuni interpreti sono personalit artistiche emergenti, tra cui Maurizio Osti, Adriano Avanzolini e Paola Fabbri[6]. Nel1968, realizz mostre antologiche alle "Galerie hlavnho msta" diPragae alMuseo di Bratislavae partecip a dibattiti sull'arte, tenutisi nel clima della "Primavera di Praga", interrotti dalla invasione sovietica (evento a seguito del quale ospita in Italia alcuni artisti esuli). Nello stesso anno, il CardinaleGiacomo Lercarovisit adImolauna mostra dell'artista sul Concilio: inizi cos un'amicizia fra i due che port, in virt dell'impegno propulsivo di Borgonzoni, alla costituzione della Galleria d'Arte Moderna a Villa San Giacomo diSan Lazzaro di Savena. Nel1976, incontr nuovamente Paolo VI portando in dono la sua scultura di San Morone. Frattanto, accentu nel suo stile pittorico spunti di matrice espressionistica, con paesaggi segnati da immagini fossili, esposti in una mostra antologica alla Starci Gradksa diZagabriae gi apprezzati, qualche anno prima, dal criticoArcangeli. Gli anni ottanta e novantamodifica Nel1981, in occasione del bimillenario della nascita diVirgilio, fu invitato alla rassegna "Otto Maestri per Virgilio", tenutasi alPalazzo DucalediMantova, assieme aGiuseppe Giorgi,Renato Guttuso,Giacomo Manz,Augusto Murer,Henry Moore,Ernesto TreccanieAntonio Zancanaro. Nello stesso periodo, l'Istituto Cervi gli commission un ciclo di 35 opere sul centenario delle rivolte contadine "La Boje", raccolte poi nel 1984 al Museo Civico Polironiano diSan Benedetto Po. Nel1984, don alMuseo d'arte moderna, dell'informazione e della fotografiadiSenigallia60 disegni e tecniche miste, rappresentative dell'intera precedente produzione artistica. Nel1986, don alla Comunit di Medicina 60 opere pittoriche e 100 disegni che formano il nucleo dell'attuale Pinacoteca "Aldo Borgonzoni". Nel1989, aMantovavenne allestita allaCasa del Mantegnauna mostra antologica dell'artista e pubblicata una monografia a cura dal Prof. Baccilieri. Nel 1991 espone al Circolo Artistico di Bologna, con una monografia del Prof. Di Genova, il ciclo "L'informazione: le maschere del potere" proponendo, oltre ai "sassi romani" del 1949, diverse porte dipinte nel segno di un'iconografia astratta. Nel 1994 l'Universit di Bolognae la Fondazione Cardinale Lercaro promuovono, nell'Aula Magna dell'Universit la rassegna il "Concilio Vaticano II", ottenendo le recensioni dei pi importanti "media" italiani; nello stesso anno invitato negli Stati Uniti alla mostra "Bologna New York sessanta artisti". Nel 1995 l'Istituto dei Beni Culturali, diretto dal prof. Raimondi, promuove il restauro degli affreschi eseguiti nel 1948 dall'artista nella Camera del Lavoro di Medicina e contemporaneamente, con una monografia del critico Spadoni, si apre l'antologica "Il naturalismo espressionista di Aldo Borgonzoni" al Palazzo del Podest di Faenza. Alla Triennale di Milano nello stesso anno, partecipa alla mostra curata dal critico De Micheli sui rapporti Arte e Resistenza, "Le ragioni della libert" incontrando gli amici Mucchi, Treccani e Cavaliere. Nel 1996 la galleria d'arte Bononia di Bologna gli organizza la mostra personale intitolata 'Aldo Borgonzoni - opere su carta':una rassegna di disegni, acquerelli e tecniche miste realizzati dall'artista tra gli anni Cinquanta e Novanta. Il catalogo, curato da Anna Rita Delucca, edito da Tempi Stretti, Bologna, riproduce le foto delle opere in b/n. Nel 1997 partecipa con pi opere dagli anni '60 agli anni '90, alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna alla rassegna "Arte Iconica" ideata dal critico Prof. Eccher. Gli ultimi annimodifica Nel 2001 dona all'Universit di Parma300 opere tra quadri e disegni, pi i carteggi con i maggiori protagonisti della cultura italiana del '900 comeRenato Guttuso,Leoncillo Leonardi,Giorgio Morandi,Mimmo Rotella,Ottone RosaieToti Scialoja. I critici Bianchino e Quintavalle dell'Universit di Parma scrivono un saggio sull'artista, nell'occasione di una sua mostra antologica alle Scuderie della Pilotta. Nel 2003 dona al Museo D'Arte delle Generazioni Italiane del '900 "G. Bargellini" di Pieve di Cento 76 opere dagli anni '40 alle soglie del nuovo millennio. Contestualmente il critico Baccilieri pubblica il catalogo sui disegni e le tecniche miste del Maestro. Borgonzoni muore nel 2004, ma la sua fama non termina con la sua morte. Nel 2005 alcune delle sue opere sono scelte per la rassegna del Prof. Ginesi "100 pittori figurativi italiani della seconda met del XX secolo" allaMole VanvitellianadiAncona, mentre il Museo del Premio Suzzara inserisce opere dell'artista nella rassegna sul mondo del lavoro, svolta alleScuderie MediceediPoggio a Caiano. Nel 2013, una mostra celebrer l'artista nei luoghi che pi gli furono cari, rendendo conto di due tra i principali cicli pittorici del maestro: quello dedicato al mondo rurale e quello ispirato al Concilio Vaticano II.