XVI

candore d’assenza: visione che permane nel profumo, nell’essenza di te
rattratta, ri-apparsa, svanita: così viviamo d’archetipi
sui Monti delle Formiche, sui segni-frangenti d’eventi, sui petroglifi,
nei sogni cavi della Madre Umida Terra, nell’alveo del torrente tra i rovi:
riuscissi a elidere i tuoi sospiri nel bagliore notturno degli occhietti
dei ghiri, nell’allucciolio tra i castagni


Risvolto

Gario Zappi è importante nel panorama letterario italiano per la sua attività pluridecennale di traduttore dal russo, tanto di poesia che di prosa. Per la Giometti&Antonello ha curato la traduzione di autori fondamentali: Osip Mandel’štam (L’opera in versi, 2018), Arsenij Tarkovskij (Stelle tardive I e II, rispettivamente 2017 e 2020) e Varlam Šalamov (Quaderni della Kolyma, 2021). Di particolare rilievo è anche la sua traduzione dell’opera omnia di Venedikt Erofeev, uscita nei primi anni 2000 per Feltrinelli e mai più ristampata.

Accanto all’attività traduttiva, quasi frutto recondito della «prova dell’estraneo» cui Zappi si è sottoposto fin dalla più tenera età – il suo rapporto col russo è biograficamente complesso: madre lingua? bilingue? apolide della lingua? – trova spazio da subito una produzione poetica autonoma, che finora era stata pubblicata in alcune sue parti solo in plaquettes in piccola tiratura e di scarsa circolazione. Nel presente volume raduniamo in maniera tripartita, sotto il titolo generale di Libro d’argilla, l’insieme dei cicli di poesie composti da Zappi fra il 1988 e il 2020: «Sphaera Mnemosynae» (1988-1992), «Trittico» (1992-2001), «Libro d’argilla» (2002-2020). Il «Trittico» è l’unione di tre cicli distinti composti nell’arco di quegli anni: «Spirantia signa», «In urbe abscondita», «Immota labascunt».

Vari sono gli influssi e i rimandi che connettono alla tradizione italiana ed europea i componimenti qui raccolti: Hölderlin, Rilke, Montale, Campana, Rebora, Ripellino, Zanzotto, Mandel’štam, Celan… che tuttavia non esauriscono il valore di investigazione concettuale, di sperimentazione inedita, l’anomalia specifica di questo autore.