Amico di Pier Silverio Leicht, fu tra i fondatori della Deputazione di storia patria per il Friuli e della Società filologica Friulana.
Nell'arco della sua vita, si dedica agli studi di araldica e storia
friulana, raccogliendo circa novecento genealogie di famiglie nobili e
popolari friulane. Studia ed elabora una ricca documentazione raccolta
nel corso di una sessantina d'anni presso diversi archivi storici,
rappresentando quella nobiltà friulana "che amava ricostruire, su dati
obiettivi, la storia della Patria"[1]. La Biblioteca "Vincenzo Joppi"
conserva un fondo, a lui dedicato, di manoscritti che Enrico del Torso
ha lasciato in donazione, assieme alla sua biblioteca personale e che
comprende circa 11.000 volumi.
Lo
studio della fotografia è legato alle ricerche genealogiche. Ne faceva
uso per i suoi rilievi e per documentare le sue ricerche, raccontando
nel contempo alcune pagine di diverse famiglie nobili friulane.
Villeggiature, matrimoni e feste, sono avvenimenti testimoniati
dalla visione privilegiata del nobile del Torso, che con i suoi scatti
racconta anche il costume del periodo.