IN FOLIO OLTRE 38CM
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...Il 1848 segnò la vita di Petruccelli in maniera incontrovertibile. All’indomani di quel 12 gennaio il cui fermento insurrezionale costrinse Ferdinando II a concedere la Costituzione, Petruccelli si precipitò a fondare un giornale. Il primo numero di «Mondo Vecchio e Mondo Nuovo» sarebbe uscito il 27 febbraio, raccogliendo lettori e sostenitori tra le fila più progressiste e radicali del Regno. Il clima della rigorosa censura borbonica influì pesantemente sul suo sistema di organizzazione, dalla stampa alla firma stessa degli articoli; la sigla «I Tredici» fornì, infatti, una valida e comoda copertura a tutti gli associati; ma Petruccelli seppe distinguersi anche in questo: cominciò, ad un certo punto, a firmare i suoi articoli, rompendo, così, anche simbolicamente, con quei modi «carbonari» che riteneva ormai obsoleti....
...Al crocevia dei popoli «Mondo Vecchio e Mondo Nuovo» (1848): La stagione rivoluzionaria della «Primavera dei popoli» sarebbe stata determinante per la missione risorgimentale. L'apertura liberale e il primo apprendistato parlamentare avviarono la progressiva disgregazione degli Stati Preunitari e una prima conseguente nazionalizzazione dello spazio italiano. Nondimeno il Quarantotto coincise anche con la conquista dello spazio pubblico: la proliferazione e diffusione dei giornali concorsero a modificare radicalmente la prassi rivoluzionaria e a sovrapporre, in molti casi, la militanza politica a quella giornalistica. Ferdinando Petruccelli della Gattina, lucano, punta di diamante del gruppo radical-democratico, avrebbe fondato il Giornale più letto, più diffuso e più "sorvegliato" del Regno delle Due Sicilie: «Il Mondo Vecchio e il Mondo Nuovo»....