FRANCESCO ANGELO CASELLA
GENERALE E PRIMO MISISTRO
 DEL REGNO DELLE DUE SICILIE
MARESCIALLO DI CAMPO
E COMANDANTE SUPERIORE
DELLE TRUPPE NELLE CALABRIE E BASILICATA
LETTERA RISERVATISSIMA E MANOSCRITTA
INDIRIZZATA AL PREFETTO
INCARICATO DELLA DIREZIONE DEL MINISTERO
DELL'INTERNO PER GLI AFFARI DI POLIZIA
IN NAPOLI
IN CUI IL CASELLA
DESCRIVE IL QUADRO POLITICO SOCIALE
DELLE PROVINCIE RICADENTI SOTTO IL SUO COMANDO
ED IN PARTICOLARE SUL FENOMENO DEL
BRIGANTAGGIO
DATATA ROGLIANO, 27 AGOSTO 1849
SEI FACCIATE MANOSCRITTE
SU CARTA INTESTATA
E CON TIMBRO A INCHIOSTRO
DEL REGNO DELLE DUE SICILIE
NON COMUNE 
QUESTO AUTOGRAFO, COME GLI ALTRI
PRESENTI NEL MIO NEGOZIO EBAY
 PROVENGONO DA UNA IMPORTANTE
COLLEZIONE MILANESE GIA' IN PARTE DISPERSA ALLA FINE DELL'OTTOCENTO
BUONE CONDIZIONI
COME DA FOTO ALLEGATE
RARITA' PER STUDIOSI ED AMATORI
LE IMMAGINI SONO PARTE INTEGRANTE DELLA DESCRIZIONE
NS. RIF. 2024/610-SS-AUT
 
SI SPEDISCE SOLO CON POSTA TRACCIABILE
DA WIKIPEDIA

Francesco Angelo Casella (Napoli, ... – Napoli, ...; fl. XIX secolo) è stato un generale e politico italiano, primo ministro del Regno delle Due Sicilie.

Nel 1801 uscì dalla Real accademia militare della Nunziatella. Fu quindi ufficiale dell'esercito del regno di Napoli murattiano, poi nel 1819 comandante di un reggimento borbonico di stanza a Palermo e quindi raggiunse il grado di tenente generale dell'esercito delle Due Sicilie. Sposò Antonietta Foresta dei marchesi della Scaletta.

Allo sbarco a Marsala dei Mille nel maggio 1860 era Intendente generale dell'esercito borbonico. Il 7 settembre 1860 fu incaricato dal re Francesco II delle Due Sicilie di formare un nuovo governo, dove tenne anche il dicastero della guerra e gli affari esteri[1]. Esso ebbe breve vita e gli succedette Pietro Calà Ulloa, nel cui governo rimase Ministro della guerra, fino alla fine del regno a Gaeta il 13 febbraio 1861.

Il figlio Francesco Antonio (1819-1894) avvocato e magistrato, nel 1859 fu chiamato a reggere per pochi mesi il dicastero di Polizia generale del regno delle Due Sicilie.[2]