Formella circolare in bassorilievo in marmo ed alabastro color giallo di Siena raffigurante Agnus Dei del XVIII secolo. L'immagine è realizzata secondo il canone medievale dell'Agnus Dei con aureola e croce.  L'oggetto in buono stato di conservazione, presenta piccole lacune e abrasioni dovute al suo tempo vita e ravvisabili dalle foto allegate. Le misure sono diametro base max 24,5 cm, lo spessore max 3 cm.

Agnus Dei è un'espressione evangelica (basata su Giovanni 1, 29.36[1]) in lingua latina che significa Agnello di Dio e si riferisce a Gesù Cristo nel suo ruolo di vittima sacrificale per la redenzione dei peccati dell'umanità.

Con Agnus Dei o agnello pasquale si indica anche una particolare immagine della simbologia dell'arte ecclesiastica: un agnello che porta una croce, e che rappresenta appunto Cristo.


Agnus Dei è anche il nome comunemente attribuito alla breve litania che inizia con queste parole e che nella messa del rito romano accompagna la frazione del pane. Non è presente nel rito ambrosiano, e nella messa tridentina segue la frazione. Nel rito anglicano può essere cantato o durante la frazione del pane o durante la distribuzione della Santa Comunione.[2]


Queste invocazioni sono usate anche a conclusione delle invocazioni delle litanie dei santi e di altre litanie simili. L'espressione Agnus Dei appare anche nell'inno del Gloria e nelle parole del sacerdote prima di dare la comunione ad altri: "Ecco l'Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo".