CATALOGO D'ARTE SPLENDIDO

AUTORE: FERRUCCIO GARD

PERIODO: 1969-2013

PAGINE: 335

DIMENSIONI: 28X33

CON ILLUSTRAZIONI DI OPERE

LA GALLERIA WIKIARTE  

HA DUE GALLERIE  NEL CUORE DI BOLOGNA

IN VIA SAN FELICE 18 E IN GALLERIA FALCONE E BORSELLINO 2/D

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Cenni biografici

Ferruccio Gard è fra i più importanti esponenti dell’arte neo costruttivista, programmata, cinetica e optical che pratica, fra i primi in Italia, dal 1969.
Dopo 7 Biennali di Venezia e l’XI Quadriennale Nazionale di Roma, con la mostra antologica “Chromatism and optical art” a Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna della Città di Venezia (16 ottobre-10 dicembre), e l’invito a Praestigium Contemporary Artist from Italy/ Mappa dell’Arte Nuova ( Torino, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo) e a “Imago Mundi”, Enciclopedia mondiale dell’Arte della Fondazione Luciano Benetton ( Venezia, Fondazione Cini, Isola di San Giorgio), a cura di Luca Beatrice, Ferruccio Gard ha chiuso un 2015 che si è rivelato fra gli anni più importanti e significativi di un percorso artistico incominciato nel 1969 nel segno dell’arte costruttivista, programmata e cinetica.
La mostra di Ca’Pesaro, curata da Gabriella Belli (presentazioni in catalogo di Gabriella Belli e Beatrice Buscaroli) e organizzata dalla Fondazione Musei Civici di Venezia in un dialogo fra un maestro della contemporaneità

veneziana e l’edizione 2015 della Biennale curata da Okwui Enweezor, ha costituito un riconoscimento di enorme prestigio ( “certamente una celebrazione”, ha scritto il critico Enzo Di Martino su Il Gazzettino, 16 ottobre 2015) in quanto allestita nell’ambito della Collezione permanente del Museo, accanto a Klimt, Chagall, Munch, Rodin, Kandinskij, Arturo Martini, Medardo Rosso, Boccioni, De Chirico, Arp, Calder, Mirò e tanti altri grandi Maestri dell’Arte Contemporanea mondiale. Nel 2016 la partecipazione alla 15. Biennale Internazionale di Architettura di Venezia, diretta dal cileno Alejandro Aravena (insignito nel 2016 del Pritzker Architecture Prize, considerato il Nobel dell’Architettura), nel progetto “Without Land/Senza Terra”, alla Fondazione San Servolo, nell’Isola di San Servolo. Oltre all’arte cinetica, Gard è diventato, con i suoi celebri quadri a macchie di colore, anche uno degli esponenti più noti del nuovo astrattismo, pur continuando la sua ricerca con nuove sperimentazioni cromatiche nell’ambito della optical art. Della quale è considerato uno dei massimi esponenti, come testimoniano gli ultimi, recenti riconoscimenti: l’invito al MACBA, il Museo di Arte Contemporanea diBuenos Aires (2013) e al MACLA, il Museo d’arte contemporanea latinoamericano di La Plata(Argentina), alla mostra “Percezione e illusione: Arte Programmata e Cinetica Italiana anni ‘70 ”(2014) a cura di Giovanni Granzotto e Micol Di Veroli. Nel 2012 è stato invitato alla GNAM, Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, alla più importante mostra sinora realizzata in Europa sull’arte programmata, cinetica e optical ( curatori Giovanni Granzotto e Mariastella Margozzi). Fra gli altri più significativi riconoscimenti nell’ambito delle mostre di tendenza, l’invito, nel 2008, alla mostra “ Movement as a Message” sull’arte programmata, cinetica e optical internazionale, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Praga, nell’ambito della Triennale nazionale d’arte della Repubblica Ceca. Nello stesso anno “Alberto Biasi e l’occhio a Nordest”, Mel (Bl), Palazzo delle Contesse e, nel 2014, la mostra “ La percezione creativa a Nordest, collezionare arte optical e programmata” ( Vittorio Veneto, Palazzo Todesco). Nel 2003 a Trissino (VI), per 25 anni sede del famoso “ Premio Nazionale di Pittura Trissino”, l’invito alla mostra “ L’occhio in gioco. Opere tra percezione e optical ”, a cura di Luca Massimo Barbero (altri testi in catalogo di Marco Meneguzzo ed Elena Forin).

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