Pupe e cavalieri



Sono una specie di bambole o busti in ceramica, di un uomo baffuto vestito con abiti femminili e di una donna in abiti succinti. Le forme di questi oggetti risalgono al XVII secolo quando, in Puglia, la dominazione spagnola era tanto consolidata quanto aborrita dal popolo. Il signorotto esercitava un’autorità assoluta sulle terre a lui assegnate compreso lo ius prime noctis, il diritto di trascorrere la prima notte di nozze con la sposa di un proprio servo. Secondo la leggenda, un contadino decise di sottrarre la moglie a questo sopruso. Alcune versioni narrano che si sia travestito da donna per offrirsi al signorotto (il personaggio maschile regge un dono); altre affermano che si sia travestito per assassinare il suo signore (in quest’altro caso stringe un pugnale). Il contadino venne però smascherato a causa dei baffi che aveva dimenticato di tagliare e venne giustiziato, ma la popolazione insorse e riuscì a far decadere questa ingiusta legge. I cavalieri, rappresentano, invece, gli spagnoli (Zevallos), dominatori in Puglia.