Autore: FONTANA Fulvio
Titolo: I pregi della Toscana nell'imprese piu' segnalate de' cavalieri di Santo Stefano...
Luogo di stampa: Firenze
Editore: Per Pier Mattia Miccioni e Michele Nestenus
Anno: 1701
Condizioni: leggere attentamente la descrizione nella scheda




In folio, cm 23 x 33,5, pp. (14) + 260 + XXIV con 39 tavole incise all'acquaforte totali comprese nella numerazione, tutte con verso della pagina bianca. Errore di numerazione a p. 102. Piena pergamena coeva con nervature e tassello al dorso. Freschissimo esemplare. Delle tavole 37 illustrano battaglie navali e altre vicende legate al contrasto da parte della flotta toscana dei Cavalieri di Santo Stefano alle armate turchesche e sono incise da Hendrick Verschuring (del quale compare il monogramma su molte tavole),  mentre le prime 2 raffigurano un'allegoria bellica con due tritoni e al centro lo stemma mediceo (incisa da Hubert Vincent) e il ritratto di Cosimo III Gran Duca di Toscana (inciso da Teodoro Van Cruijs). Edizione originale (una seconda fu pubblicata con aggiunte da Aldighiero Fontana, nipote di Fulvio, a Milano nel 1706) che celebra le vittorie della flotta toscana governata dai Cavalieri di Santo Stefano nei confronti dei corsari ottomani. In principio vengono date brevi notizie sulle citta' di Pisa e Livorno, sono poi illustrati i Gran Maestri che si sono succeduti a partire da Cosimo Primo, investito dell'abito nel 1561, sono poi descritte le regole alle quali sono sottoposti i Cavalieri. Segue l'illustrazione dell'investitura di Cosimo I e la descrizione delle gesta navali compiute da tutti gli ammiragli succedutisi nel tempo, quali Giulio Medici, Cesare Cavaniglia, Raffaello Medici, Bernardino Ridolfi, Fabio Galerati, Tommaso Medici, Pier Luigi Rossi ecc. ecc. sino a Cammillo Guidi diciottesimo ammiraglio. Le tavole raffigurano appunto le imprese belliche delle quali furono protagonisti le galee toscane, tra queste sono illustrate la presa della Galea del corsaro Barbarossa nel 1572, la cattura di 6 galee turchesche di fronte al porto di Livorno nel 1578, la presa di due galee presso l'Isola di Favignana, la presa della galea di Simain Rais davanti alle coste pugliesi, la presa della citta' di Scio, l'attacco del porto di Algeri da parte dell'Ammiraglio Inghirami nel 1604 per mezzo di un Bertone incendiario, la presa della galea di Biserta in acque siciliane ecc. ecc. In fine si trova l'elenco delle galee, galeotte, vascelli conquistate dai Cavalieri di Santo Stefano, quello delle citta' sottratte ai turchi, l'elenco dei comandanti delle galee toscane, e di tutti i cavalieri suddivisi per ruoli. Opera di grande fascino, non solamente per le belle tavole che illustrano le imprese marinare ma anche per il dettaglio con il quale viene descritta l'opera di costante difesa delle coste italiane dalle incursioni piratesche nel periodo che va da dal 1563 al 1675. Vinciana, 578. Graesse, II, p. 611. Lozzi, 5461. Olschki, Choix, 13976: 'Bel ouvrage ... Les planches representent les entrprises guerresques de la flotte toscane ...'. Moreni, I, p. 385: '... sonovi molte figure in rame, le quali rappresentano le conquiste piu' segnalate della medesima religione...'