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L'echinacea purpurea è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Composite Tubiflore. Si presenta con uno stelo lungo, alla sommità del quale si trova un grande fiore a forma di margherita (appartengono alla stessa famiglia), dotato di numerosi petali violacei (più raramente bianchi) e bottone centrale a cupola dall'arancione al mogano scuro, quasi nero. Le foglie sono lanceolate, con i margini dentati e piccioli molto lunghi. L'echinacea purpurea è nota sin dall'antichità per le sue proprietà: infatti, le sue foglie, i fiori e le radici trovano largo impiego in erboristeria per gli oli essenziali che contengono; la pianta viene però anche coltivata a scopo ornamentale, in terra piena e in vaso, per la durata della suaL'echinacea purpurea è una pianta rustica, di facile coltivazione. Ama le posizioni soleggiate e necessita la luce solare diretta almeno per alcune ore al giorno. L'echinacea purpurea non teme le temperature inferiori allo zero e, pur prediligendo un terreno ricco e leggero, prospera anche in terreni normali, pesanti e argillosi, purché ben drenati. Per quanto riguarda l'irrigazione, il terreno deve essere sempre mantenuto umido, con innaffiature abbondanti: in caso di siccità, le foglie appassiranno rapidamente e la fioritura risulterà compromessa. Ogni 15-20 giorni, all'acqua d'irrigazione andrà aggiunto del fertilizzante per piante da fiori. In vaso, l'echinacea purpurea necessita di innaffiature maggiori; inoltre, ogni 2-3 anni il substrato e il terriccio andranno rinnovati. fioritura e il fatto che i suoi fiori recisi si mantengono a lungo. Semina: quando la temperatura esterna si aggira sui 20°C, si mettono i semi direttamente a dimora o in vasetti. Una volta che le piantine saranno cresciute e potranno essere maneggiate, si rinvaseranno in contenitori più grandi, per poi metterle a dimora in autunno.Come già detto, in fitoterapia si utilizzano sia le radici sia le parti aeree dell'echinacea purpurea, per il loro alto contenuto di polisaccaridi, glicoproteine, poliacetileni, flavonoidi e alcamidi. Diversi studi hanno infatti accertato le proprietà immunostimolanti di glicoproteine, polisaccaridi, acido cicorico e alcamidi, nonché quelle antibatterica e antivirale dell?echinacoside. Le varie parti della pianta di echinacea purpurea vengono impiegate sotto forma di infusi, tinture madri, pomate e decotti, principalmente nella cura di infezioni batteriche di natura cronica e infezioni da funghi e da virus (herpes e influenza); inoltre, vengono utilizzate per la cicatrizzazione delle ferite e delle ulcerazioni e nella cura di malattie allergiche quali eczema e psoriasi.Le tre specie principali di echinacea (d'ora in poi, definite semplicemente con il termine "echinacea") presentano proprietà antivirali ed immunostimolanti dovute alle glicoproteine, alle alchilamidi, ma soprattutto al gruppo dei polisaccaridi (arabinogalattani ed arabinoxilani). Delle proprietà antibatteriche è invece responsabile l'olio essenziale, ricco in terpeni, presente tuttavia in scarsa quantità.

Possiamo quindi dire che le principali proprietà dell'echinacea sono di stimolazione e di potenziamento del sistema immunitario - soprattutto contro le malattie da raffreddamento - batteriostatiche, virustatiche e antinfiammatorie.

Per uso esterno, l'echinacea sembra esibire proprietà dermopurificanti e alcuni sostengono che possa essere utile nell'esercitare un'azione antirughe.

Attività Biologica

Come accennato, l'echinacea è una pianta dotata di numerose proprietà, fra cui spiccano quelle antinfiammatorieantibattericheantivirali e immunostimolanti.

Le proprietà antinfiammatorie sono ascrivibili ai polisaccaridi e, soprattutto, alle alchilamidi contenute in questa pianta. Uno studio ha, infatti, dimostrato come le alchilamidi polinsature presenti all'interno dell'Echinacea angustifolia siano in grado di esercitare un'azione antiflogistica attraverso un meccanismo che prevede l'inibizione degli enzimi ciclossigenasi e 5-lipossigenasi, ossia gli enzimi responsabili della sintesi dei mediatori chimici dell'infiammazione.

L'attività immunostimolante, invece, è da attribuirsi principalmente ai polisaccaridi e alle glicoproteine contenuti nella pianta. A tal proposito, diversi sono stati gli studi condotti da cui è emerso che gli estratti alcolici di radici di echinacea esercitano un'azione immunostimolante attraverso l'incremento dell'attività fagocitaria e attraverso la promozione dell'attività delle linfochine.

Inoltre, è stata svolta anche un'interessante ricerca su un particolare polisaccaride presente all'interno dell'echinacea: l'arabinogalattano. Da tale ricerca è emerso che questo polisaccaride è in grado di promuovere l'azione citotossica dei macrofagi nei confronti di alcune tipologie di cellule maligne e nei confronti di microorganismi come la Leishmania enriettii.

I derivati dell'acido caffeico, invece, hanno dimostrato di possedere proprietà antiossidanti. Più nel dettaglio, è stata condotta una ricerca che ha evidenziato come l'echinacoside e l'acido cicorico possano essere utili nel prevenire la degradazione del collagene di tipo III dai danni provocati dai radicali liberi.

Nonostante i risultati positivi ottenuti, quest'ultime applicazioni mediche dell'echinacea non sono ancora state approvate, poiché ulteriori studi clinici sono necessari.

Come aumentare le Difese Immunitarie con l'Echinacea

L'echinacea trova impiego soprattutto come rimedio per rafforzare le difese immunitarie, in particolar modo durante i mesi freddi quando iniziano ad arrivare le cosiddette malattie da raffreddamento.

L'echinacea per aumentare le difese immunitarie è disponibile all'inerno di numerosi integratori alimentari in forma di capsule, gocce o soluzioni. Naturalmente, in questi prodotti, non è contenuta la pianta tal quale, bensì suoi estratti. In commercio, tuttavia, è altresì possibile reperire il succo di echinacea ottenuto dalle parti aeree fresche della pianta.