Rarissima e
pregevole Scultura Dogon di transizione dallo stile tribale a quello coloniale
in legno duro, Mali, primo quarto del XX secolo.
La
Scultura raffigura con estrema accuratezza di esecuzione un Antenato
Progenitore Maschile barbuto (secondo lo stile tribale ieratico classico delle
raffigurazioni di Notabili di etnia Dogon) in posizione frontale eretta con
alcuni degli elementi caratterizzanti della sua elevata posizione sociale
nell’ambito tribale, quali (oltre alla barba), un copricapo a zucchetto, un
vistoso ornamento da braccio, un altrettanto importante ornamento da collo e un
corto indumento per coprire (ma non nascondere!) le parti intime. Sopra di
quest’ultimo, sorretti da una cintura, spiccano due contenitori a forma di
corno per la polvere da sparo, posti l’uno sulle reni e l’altro sul ventre.
Ciò
che però spicca maggiormente in questa raffinata Scultura eccezionalmente
curata nei suoi dettagli è senz’altro il lungo fucile ad avancarica che il Personaggio tiene nella mano destra.
L’arma è scolpita nel durissimo legno evidenziando il meccanismo di carica
manuale e persino il grilletto lavorato a traforo! A tracolla sulla spalla
sinistra il Notabile qui raffigurato (sicuramente un Capo) porta ancora
un’ampia bisaccia che egli trattiene con la mano.
Ma
ancor più significativo e di estrema rarità iconografica nel contesto
dell’antica scultura tribale africana, è senza alcun dubbio il Crocifisso scolpito quasi a tutto tondo
e volutamente in evidenza espressiva che il Progenitore effigiato porta a
bandoliera sulla schiena! Crocifisso che – come sottolineato – è scolpito con
estrema cura nei suoi dettagli e che assume i tratti di un Cristo quasi
bambino.
Come
ricordato più sopra, la pregevolissima Scultura è stata intagliata in un unico
blocco di legno assai duro di colore rosso-bruno, verosimilmente doussiè. Ecco pertanto spiegata la mancanza
di tarlature in un reperto ligneo risalente circa a un centinaio di anni or
sono.
Il
doussiè è infatti un’essenza importata dall'Africa Centrale e Occidentale. E'
un legno molto resistente dal colore bruno rossastro. La pianta dalla quale si
ricava è della famiglia delle Fabaceae (in genere: Afzelia pachyloba) e la sua provenienza è principalmente Ghana,
Nigeria, Camerun e la Costa d'Avorio. Il dussiè viene oggi principalmente utilizzato
per la pavimentazione a parquet e/o a
doghe data la sua durezza e la buona resistenza al calpestio, inoltre resiste
bene alle escursioni termiche e alle variazioni del grado di umidità.
Ma
al di là della virtuosistica realizzazione tecnica e scultorea, ciò che
indubbiamente colpisce maggiormente in questa che senza apparire esagerati può
annoverarsi quale vera e propria opera d’arte, è il toccante e stridente
coacervo di pulsioni e pressioni storiche e religiose che appare raggelato
nella fusione di un’Africa al fatale trapasso dalla sua remota antichità
tribale alla cruenta modernità rappresentata dal fucile non meno che dal
Crocifisso. Opera davvero unica e preziosa.
Ottimo
lo stato di conservazione della Scultura che mantiene intatta tutta la sua
bellissima pàtina originale senza alcuna mancanza. Perfetta e intatta. PEZZO
UNICO DA GRANDE COLLEZIONE!
DIMENSIONI
Misure
della Scultura: Altezza cm. 43 circa. Larghezza cm. 16,5. Profondità cm. 12
circa. Peso grammi 1390.
€
450 + 35