LETTERA DI SEGRETERIA DEL MARCHESE DOMENICO CARACCIOLO  "Marquise de Caracciolo". BIFOGLIO IN-8, DATATA: “Kisber le  25 de 7bre 1739“; rr.26, in francese. Diretta: "A Monsieur Mattias Nettines Thresorier General de a S.A.S. l'Archiduchesse a Bruxelles".  La lettera si apre con la richiesta di trasmettere altra lettera, allegata, del conte De la Riche e prosegue in un vorticoso giro di lettere di cambio fra Parigi, la Svizzera, Roma, Vienna... Molto particolare.

Caràcciolo, Domenico, marchese di Villamaina

Diplomatico e uomo di stato (Malpartida de la Serena, Spagna, 1715 - Napoli 1789); rappresentò il governo napoletano a Torino (1754-64), a Londra (1764-71) e a Parigi (1771-81), dove fu molto apprezzato nei circoli più brillanti dell'illuminismo francese. Viceré di Sicilia (1781-86), combatté un'aspra battaglia contro il baronaggio e l'assetto feudale, attuando molte riforme e soprattutto suscitando interessi ed energie di rinnovamento. Primo ministro a Napoli (1786-89), realizzò ancora qualche altra riforma, ma venne messo in ombra dalla fortuna crescente di J. Acton. Lasciò delle Riflessioni sull'economia e l'estrazione de' frumenti della Sicilia (1785), ispirate a un moderato vincolismo.

Matthias Nettine

Fondatore della Banca Nettine, che curava gli interessi della Casa d'Austria nei Paesi Bassi austriaci sposò nel 1736 Barbe Louise de Nettine, nata Stoupy (1706-1775), che divenne una celebre e potentissima banchiera, politicamente influente nei Paesi Bassi austriaci. Matthias Nettine la introdusse nell'attività nel 1744, e lei ne ereditò la banca come vedova nel 1754. Forniva al governo dei Paesi Bassi austriaci fondi e metallo per la fabbricazione di monete e controllava essenzialmente le entrate e spese sia del governatore generale i Carl von Cobenzl, ministro plenipotenziario nel 1753-1770. In quanto tale acqusì influenza sulla politica finanziaria del governo. Durante la Guerra dei Sette Anni, raccolse i fondi dei prestiti governativi nei Paesi Bassi per finanziare la guerra e riciclava denaro per l'imperatrice per evitare l'attenzione dell'Assemblea dei Paesi Bassi. Introdusse la figlia maggiore Dieudonnée Louise Josephine de Nettine (1736-1789) nell'azienda nel 1770, e lei le succedette e divenne tesoriere di corte nel 1775. Era la nonna del compositore Josephine-Rosalie de Walckiers.