LETTERA
AUTOGRAFA DEL MARCHESE JESINO ADRIANO COLOCCI-VESPUCCI A CARLO VINCENZO
CAVALLA, datata Milano, 25 Aprile (19??), p. 3, righe 66 di scrittura. Cavalla
si è trasferito a Canelli e la lettera è veramente di carattere
"spiritoso".
ADRIANO CALOCCI
Scrittore e uomo politico italiano (Iesi 1855
- Roma 1941), discendente per parte di madre da A. Vespucci. Si schierò su
posizioni di un liberalismo aperto ai problemi sociali sino a militare nella
sinistra cavallottiana che nel 1892 lo inviò al parlamento per il collegio di
Ancona. Spirito avventuroso, nel 1885 combatté in Bulgaria a fianco di
Alessandro di Battenberg; un lungo viaggio nell'America Meridionale (1890-1892)
lo portò a interessarsi dei problemi dell'emigrazione italiana, schierandosi
contro la politica del Di Rudinì. Subito dopo la prima guerra mondiale resse il
Commissariato lingua e cultura in Alto Adige e, quindi, contrario al fascismo,
si appartò dallà politica. Fra i suoi numerosi scritti: La Grecia e la
diplomazia (1886); In Oriente (1887); Gli Zingari (1889); La
crisi argentina e l'emigrazione italiana in Sud America (1892); Prima
l'Adriatico (1915). (DALL'ENCICL. TRECCANI)