Questo volume raccoglie i lavori che segnarono l'esordio teatrale di Natalia Ginzburg: Ti ho sposato per allegria, Fragole e panna e La segretaria. "La vita è molto avara di tragedie", dice uno dei personaggi. E in effetti di tragico in questi testi non c'è molto: o meglio, il drammatico si decanta nell'ovvietà del quotidiano. È proprio su questo registro che si muovono i personaggi: vivono sulla scena narrandosi ognuno la propria storia. Le loro situazioni sono colte in un momento di crisi ma risolte in chiave di routine: una serie casuale di accidenti modifica inavvertitamente i loro rapporti: d'un tratto lo spettatore si rende conto che qualcosa di vitale è mutato, ma nulla lascia trapelare la ferita o la lacerazione: tutto si confonde e si stempera grazie a un humour velato appena da un'ombra di melanconia

Di Natalia Ginzburg (1916-1991) Einaudi ha pubblicato: La strada che va in città e altri racconti; È stato così; Tutti i nostri ieri; Valentino; Le voci della sera; Le piccole virtù; Lessico famigliare; Sagittario; Famiglia; La famiglia Manzoni; La città e la casa; Mai devi domandarmi; L'intervista; Serena Cruz o la vera giustizia; Teatro. 

Pietro e Giuliana sono sposati da una settimana, dopo solo un mese che si conoscono. Pietro, avvocato, è di solida estrazione sociale, abituato a una vita borghese, pacata e regolare; mentre Giuliana è una spiantata, indolente e pasticciona, scappata di casa a diciassette anni, un po' svitata ma simpatica. Pietro ha invitato a pranzo per l'indomani sua madre, affinché metta da parte tutte le riserve sul conto di Giuliana e accetti lo stato di fatto, smettendola di crucciarsi. Un pranzo famigliare che sarà una prova del fuoco per la loro vita coniugale. "Se i primi due atti sono dei responsori, il terzo è una sarabanda, uno scioglilingua, un gioco dei quattro cantoni eseguito su trapezi da circo, una sciarada incatenata dove brillano tutti i tormentoni innescati fino a quel punto, come nella migliore tradizione della farsa, della pochade. Ti ho sposato per allegria è una commedia felice, forse perché è un addio alla giovinezza. Per l'ultima volta la Ginzburg si specchia nella propria energia, nella pienezza dell'età in compendio, un attimo prima di essere risucchiata da un'età diversa, della propria persona e dei tempi che incombono". 

La più famosa delle commedie di Natalia Ginzburg è da tempo diventata un classico. La sua felicità linguistica e la sua energia teatrale hanno una forza di contagio che si ripete a ogni nuova messa in scena, anche a distanza di ormai quarantacinque anni. Il dialogo è tanto vivace quanto più tra le battute c'è come una distanza, una microfrattura. Perché il dialogo scenico di Natalia Ginzburg assume la maschera della conversazione, ma è semmai il suo contrario, naviga fra ciò che diversifica, non fra ciò che si compartisce conversando, salta per dislivelli e microscopici dribbling d'attenzione, come l'acqua quando non riesce a star ferma, scende, mormora, e per ciò è viva. È il piacere della differenza, dell'essere differenti, del parlare ognuno con il proprio ritmo, che procura allegria. Contro la noia dell'essere uguali. Negli anni Sessanta e oggi.

Descrizione bibliografica
Titolo: Ti ho sposato per allegria e altre commedie Contiene: Ti ho sposato per allegria; L'inserzione; Fragola e panna; La segretaria
Autore: Natalia Ginzburg
Editore: Torino: Giulio Einaudi, 1968
Edizione: ristampa
Lunghezza: 217 pagine; 18 cm
ISBN: 8806445030, 9788806445034
Collana: Volume 146 di Nuovi Coralli
Soggetti: Letteratura italiana, Commedie, Satira, Umorismo, Narrativa femminile, Scrittrici italiane, Classici, Commedia in tre atti, Cinema, Luciano Salce, Teatro, Testi teatrali, Giuliana, Pietro, Romagna, Aborto, Matrimonio, Suicidio, Divorzio, Giovani, Coppie, Tradimenti, Drammaturgia, Borghesia, Tragedia, Ironia, Morte, Separazione, Incomunicabilità, Rapporti di coppia, Relazioni sentimentali, Adriana Asti, Collezionismo, Libri Vintage fuori catalogo, Lettura, Pièce teatrale, Anni Sessanta, Film tratti da libri, Monica Vitti, Giorgio Albertazzi, Italia Marchesini, Maria Grazia Buccella, Nastro d'argento, Novecento, Contemporanea, Premio Strega, Successi editoriali, Bestsellers, Ferdinando Taviani, Italian literature, Comedies, Satire, Humor, Women's fiction, Italian writers, Classics, Comedy in three acts, Theatre, Theatrical texts, Abortion, Marriage, Suicide, Divorce, Young people, Couples, Betrayals, Dramaturgy, Bourgeoisie, Tragedy, Irony, Death, Separation, Inability to communicate, Couple relationships, Romantic relationships, Collecting, Out of print books, Reading, Theatrical piece, Sixties, Films based on books, Nastro d'argento, Twentieth century, Contemporary, Award, Publishing successes