Giovanni Filopono matematico tra neopitagorismo e neoplatonismo. Commentario alla Introduzione aritmetica di Nicomaso di Gerasa Introduzione, testo, traduzione e note Autore: Giovanna Rita Giardina Prefazione di: Dominic O'Meara XVI-528 pagine Brossura cm 15 x 21 x 2,7 gr 715 | |
Επέκεινα τοΰ ἑνός. Il principio totalmente ineffabile tra dialettica ed esegesi in Damascio | |
Autore: Valerio Napoli Presentazione di: Francesco Romano | |
534 pagine Brossura cm 15 x 21 x 3 gr 775 | |
Commento dell'editore e quarta di copertina: Questo saggio offre una ricostruzione dei procedimenti filosofici con cui Damascio (460-538 ca), esponente del tardo neoplatonismo greco, sostiene la tesi giamblichea dell'esistenza di un principio trascendente anche rispetto all'uno. Damascio si oppone a Proclo, il quale, sulla scia di una secolare tradizione filosofica, con sottili argomentazioni dialettiche aveva identificato il principio primo di tutte le cose con l'uno sovraessenziale. Alla dialettica, invece, Damascio riconosce il potere di stabilire la necessaria esistenza di un principio al di là dell'uno, indicato anche come l'ineffabile. Alle prese con tale principio, il logos è però costretto ad affrontare irrisolvibili aporie che lo spingono fino ai suoi limiti estremi e lo conducono ad un completo "capovolgimento". Capovolgimento che, tuttavia, manifesta una peculiare valenza "ostensiva", rivelandosi come il modo in cui l'ineffabile, nel sottrarsi al logos e nel costringerlo all'autoannullamento, si lascia intravedere nell'orizzonte del lógos stesso. La dottrina dell'ineffabile comporta per Damascio anche la necessità di cimentarsi in un'interpretazione del Parmenide di Platone, assunto come testo di riferimento obbligato per ogni indagine sui princìpi. Alla ricerca di una legittimazione platonica della dottrina dell'ineffabile, Damascio prova così ad aprire nuove prospettive esegetiche su questo fondamentale dialogo platonico, proponendone una lettura secondo cui l'ineffabile sembra suggerito dalla "prima ipotesi" come la destinazione finale cui si è elevati mediante la soppressione dell'uno, ovvero si presenta come qualcosa che, secondo l'uso misterico, è trasmesso con il silenzio. Con la sua investigazione, insieme dialettica ed esegetica, sul principio totalmente ineffabile, Damascio ci restituisce, alla fine dell'antichità, un estremo tentativo della filosofia greca di interrogarsi sul principio assoluto del tutto e, insieme, un nuovo, suggestivo e problematico capitolo della frastagliata storia dell'interpretazione neoplatonica del Parmenide. Indice: pag. 15 Presentazione di: Francesco Romano 17 Prefazione 19 Abbreviazioni 25 Introduzione Capitolo I. ELEMENTI PER UNA BIOGRAFIA DI DAMASCIO 65 1.1. Tra Alessandria e Atene 73 1.2. Sulle tracce degli dèi: il viaggio devozionale 75 1.3. La scuola ateniese e lo scolarcato di Damascio 89 1.4. Tra ϕιλσοϕία e ίερατική: il filosofo-baccante 94 1.5. Il decreto di Giustiniano e le sorti della scuola di Atene 100 1.6. La speranza e il miraggio: il soggiorno persiano 110 1.7. Alcuni aspetti problematici del resoconto di Agazia 118 1.8. Il ritorno in patria 123 1.9. Un filosofo "esiliato". Cenni sulla ricezione di Damascio Capitolo II. L'APORIA INIZIALE DEL DE PRINCIPIIS. DALL'UNO ALL'INEFFABILE 129 2.1. La relazione aporetica tra il principio unico del tutto e il tutto 129 2.1.1. Il chiasmo aporetico 132 2.1.2. Caratteri e implicazioni protologiche del tutto assunto in senso assoluto 132 2.1.2.1. L'onniestensionalità del tutto in senso assoluto 135 2.1.2.2. La necessaria limitatezza del tutto 137 2.1.2.3. L'intrinseca relazionalità della άρχή 140 2.1.2.4. Il tutto e il pensabile 141 2.1.2.5. La negazione del principio del tutto fra trascendenza e inclusione rispetto al tutto 145 2.1.2.6. Il tutto: né principio né principiato 147 2.2. La complessità polisemica della nozione del tutto 151 2.3. La concezione dell'uno come uno-tutto indistinto anteriormente al tutto 151 2.3.1. Totalità, semplicità, onnicomprensività dell'uno come tutto anteriormente a tutto 162 2.3.2. La concezione damasciana dell'uno fra tradizione e innovazione 162 2.3.2.1. Alcune posizioni critico-storiografiche 162 2.3.2.1.1. Marie-Claire Galpérine 165 2.3.2.1.2. Jean Trouillard 165 2.3.2.1.3. Marilena Vlad 166 2.3.2.1.4. Carolle Tresson e Alain Metry 168 2.3.2.1.5. Émile Bréhier 168 2.3.2.1.6. Alessandro Linguiti 169 2.3.2.1.7. Salvatore Lilla 170 2.3.2.2. Una frattura nella continuità 172 2.4. La necessaria postulazione del principio al di là dell'uno 172 2.4.1. La peculiare multivocità del tutto: άϕ' ένός καί πρός ἐν 178 2.4.2. L'insufficienza protologica dell'uno e il principio al di là dell'uno 190 2.5. Lo statuto aporetico del discorso sul principio al di là dell'uno 195 2.6. L'aporia sul principio unico del tutto e i caratteri del principio totalmente ineffabile Capitolo III. PROCLO E DAMASCIO: IL CONFLITTO DIALETTICO TRA IMPOSSIBILITÀ E NECESSITÀ DI UN PRINCIPIO AL DI LÀ DELL'UNO 201 3.1. Καί ούχέτι τοῦ ἑνός άλλο έπέχεινα. Proclo e il primato dell'uno come causa e principio unico del tutto 202 3.1.1. La negazione di una causa anteriore all'uno nel Commentario sul "Parmenide" 214 3.1.2. La negazione di una causa superiore al bene primo negli Elementi di teologia 223 3.1.3. La negazione di una causa superiore all'uno nella Teologia platonica 228 3.2. Damascio e l'ascesa del λόγος al principio totalmente ineffabile al di là dell'uno: μέθοδος e τρόποι 238 3.2.1. Primo modo di ascesa. La totale assenza di bisogno 248 3.2.2. Secondo modo di ascesa. Il bisogno del superiore 256 3.2.3. Terzo modo di ascesa. Grandezza, perfezione, comprensività dei princìpi primi 258 3.3. L'ascesa al di là dell'uno come salto nell'aporia Capitolo IV. PROSPETTIVE SULLA CAUSALITÀ PROTOLOGICA IN PROCLO E DAMASCIO 261 4.1. Aspetti della causalità dell'uno-bene in Proclo 261 4.1.1. Il primato dell'uno-bene e i caratteri esclusivi della sua causalità 262 4.1.1.1. Assenza di movimento 264 4.1.1.2. Assenza di moltiplicazione 264 4.1.1.3. Assenza di potenza 265 4.1.1.4. Assenza dell'agire 269 4.1.2. La causa prima e il lessico della causalità 270 4.1.2.1. L'inesprimibile "regalità" del βασιλεύς τών πάντωγ 275 4.1.2.2. Il principio primo tra causalità trascendente e trascendenza rispetto alla causalità 278 4.2. Notazioni sulla causalità dell'uno in Damascio 278 4.2.1. Le aporie della processione e i caratteri della causalità dell'uno totalmente indeterminato 281 4.2.2. Causalità universale e semplicità 286 4.2.3. Al di là del παράγειν: l'inesprimibilità della causalità indeterminata propria dell'uno 292 4.3. L'aporia della produttività dell'ineffabile 306 4.4. Il totale capovolgimento del discorso e la dimostrazione dell'ineffabile Capitolo V. DALL'UNO COME NON-ENTE ALL'INEFFABILE COME NULLA. L'OLTREPASSAMENTO DELL'APOFATISMO HENOLOGICO IN DAMASCIO 311 5.1. Τοῦ ένός έπέχεινα. L'ineffabile e il nulla 313 5.2. L'uno come non-ente in Proclo 313 5.2.1. Πολλαχώς τό μή όν. La classificazione dei modi del non-ente 318 5.2.2. L'uno in sé e il nulla 325 5.2.3. Il registro della ΰπαρξις 329 5.2.4. Al di là del non-ente. L'assoluta trascendenza dell'uno-bene 330 5.3. L'ineffabile e il nulla in Damascio 330 5.3.1. Διττόν τό ούδέν. Dalla multivocità del non-ente alla multivocità del nulla 336 5.3.2. I due nulla nell'In Parmenidem 336 5.3.2.1. La duplicità del nulla tra De principiis e In Parmenidem: prospettive di lettura 345 5.3.2.2. La confutazione dell'assunzione del vuoto nulla assoluto come έσχατιά τῆς πρώτης αἰτῐ́ᾱς 345 5.3.2.2.1. Se il vuoto nulla assoluto costituisca l'ultimo che imita per dissomiglianza il primo 348 5.3.2.2.2. La formulazione articolata della tesi e le sue implicazioni 350 5.3.2.2.3. La confutazione della tesi 358 5.3.2.3. La valenza delle negazioni nella prima e nella settima ipotesi del Parmenide 362 5.3.3. Aspetti dell'inconoscibilità del principio totalmente ineffabile e del vuoto nulla assoluto 365 5.4. L'eccedenza dell'ineffabile rispetto al nulla e il limite estremo del λόγος Capitolo VI. L'UNO NON È NEPPURE UNO. L'ESEGESI DI PARM. 141A10-13 IN PROCLO: LA PERFETTA TRASCENDENZA E IL PRIMATO ASSOLUTO DEL PRINCIPIO DENOMINATO UNO 371 6.1. L'esegesi della negazione dell'uno (Parm. 141e10-13) tra Proclo e Damascio 371 6.1.1. Il Parmenide e la scienza teologica 376 6.1.2. Primato dell'uno o ascesa all'ineffabile al di là dell'uno? La lettura di Parm. 141e10 ss. in Proclo e Damascio 380 6.2. Istanze e strategie dell'interpretazione procliana della negazione dell'uno 380 6.2.1. La negazione dell'uno come negazione dell'uno che è 388 6.2.1.1. Il semplicemente uno e l'uno che è 388 6.2.1.2. La negazione dell'uno e l'ordine delle negazioni della prima ipotesi del Parmenide 399 6.2.1.3. Essere uno ed essere affetto dall'uno 401 6.2.2. Il principio indicibile e il nome uno 401 6.2.2.1. L'attribuzione dei nomi al principio indicibile άπό τών δευτέρων 405 6.2.2.2. L'inesprimibilità della permanenza delle cose nel principio indicibile 408 6.2.2.3. Il principio primo: uno e al di sopra dell'uno 410 6.2.3. Il nome uno e l'uno in noi 416 6.2.4. La negazione dell'uno e il limite in sé Capitolo VII. L'UNO NON È NEPPURE UNO. L'ESEGESI DI PARM. 141A10-13 IN DAMASCIO: L'INEFFABILE AL DI LÀ DELL'UNO TRA ALLUSIONE E SILENZIO 421 7.1. Il principio totalmente ineffabile e l'interpretazione del Parmenide 422 7.2. Per una ricostruzione dell'esegesi damasciana delle conclusioni finali della prima ipotesi del Parmenide 427 7.3. Le negazioni finali della prima ipotesi del Parmenide e la ricerca di qualcos'altro al di là dell'uno (De princ. I, p. 9.1-9) 431 7.4. L'ascesa all'ineffabile con la soppressione dell'uno (De princ. I, p. 9.10-16) e l'allusione all'ineffabile tramite la negazione perfetta e la completa soppressione conoscitiva (De princ. II, p. 11.14-18) 439 7.5. La soppressione dell'uno e l'ineffabile 444 7.6. Il totale silenzio di Platone sull'ineffabile (De princ. I, p. 9.16-22): motivazioni iniziatiche e teoretiche 457 7.7. L'assenza di indicazioni allusive del principio ineffabile (De princ. I, p. 55.9-25) 462 7.8. La dicotomia esegetica della presenza/assenza dell'ineffabile nel Parmenide tra negazione dell'uno in sé e negaziome dell'essere uno 468 7.9. Il vincolo dialettico tra l'uno e l'ineffabile 469 7.10. L'allusione e il silenzio. Ipotesi di lettura Excursus. IL PRINCIPIO PRIMO E LA NEGAZIONE DELL'UNO IN PLOTINO E NEI FRAMMENTI DELL'IN PARMENIDEM DEL COD. TAURINENSIS F VI 1 473 1. Plotino 481 2. L'In Parmenidem del cod. Taurinensis F VI 1 487 Bibliografia 525 Indice dei nomi | |