Alberto Guidotti,
custode dell’armeria Caprara, certifica l’autenticità e firma di sua mano, il
22 settembre 1663, in Bologna, la copia dei dieci mandati di consegna delle
armi al conte, mastro di campo, FRANCESCO CARLO CAPRARA. Si tratta, nel
complesso di centinaia di moschetti, bandoliere, picche, schioppetti, alabarde,
brandistocchi ecc. consegnati nel 1663 per armare la “Compagnia Colonnella” del
conte medesimo. Fascicolo di otto pagine di cui 5 di scrittura ben leggibili e
ben conservata. Bella e ben visibile filigrana medicea.
Conte Carlo Francesco del conte Nicolò senator II, si sposò con Olimpia del marchese Bernardino Naro, romana; militò in Germania sotto gli ordini del generale Piccolomini. Nella giovanile età di 22 anni intervenne al consiglio di guerra, in cui fu stabilito dovesse recarsi in soccorso di Lilla.
Nel
settembre del 1634 era stato fatto senatore da Urbano VIII, in luogo di suo
padre, sebbene non avesse che 12 anni, e ciò per desiderio dell’Arcivescovo di
Siena suo zio materno, siccome da Breve dello stesso Pontefice. Li 13 aprile
1635 fu rinnovata a lui ed ai suoi fratelli l’investitura della contea di
Pantano dal Duca di Modena. Fu uomo distinto, di tratti cortesi, e politico sperimentatissimo.
Morì li 13 maggio 1697 essendo Gonfaloniere. Il pubblico non volle che avessero
luogo i solenni funerali in S. Petronio, siccome gli competevano per la carica
di cui era insignito, e ciò per esser morto prima di esserne entrato in
possesso. Gli furono però fatti con tutta la pompa possibile dalla sua
famiglia.