Il volume integra due approcci grammaticali - cognitivo e sistemico-funzionale - e li applica all'apprendimento dell'inglese come 'lingua franca' nella comunicazione interculturale. L'esame delle forme e funzioni dell'inglese standard, nonché delle caratteristiche discorsive relative a testi autentici rappresentativi di vari generi e registri, sia scritti che orali, afferenti alle politiche sociali, economiche e dell'educazione in ambito anglosassone, costituisce il punto di partenza di un'analisi sistematica dei modi in cui tali generi e registri, analizzati in riferimento a situazioni di comunicazione interculturale, rappresentano esempi di processi sociali che rendono non solo possibili le negoziazioni nella pratica istituzionale, ma possono essere anche condizionati dalle diverse strategie cognitive e dagli usi pragmalinguistici nativi di coloro che utilizzano l'inglese. Il risultato è la costruzione di nuovi significati e comportamenti sociali, oppure la messa in discussione di quelli preesistenti. Il volume si rivolge a studenti universitari interessati all'uso dell'inglese specialistico nelle scienze sociali, in particolare nell'ambito di contesti lavorativi interculturali dove - in qualità di futuri operatori sociali, educatori, psicologi e specialisti in materia di mediazione sociale, istituzionale e di comunità - si troveranno non solo ad interagire con minoranze etniche e linguistiche presenti sul territorio italiano, ma anche ad operare all'interno di situazioni comunicative socioculturalmente asimmetriche rispetto a relazioni di potere, status professionale e sociale, età, sesso, credo politico, religioso, ecc. L'impianto del volume è modulare e flessibile così da permettere la sua adozione a vari livelli di competenza linguistico-comunicativa degli studenti (dal livello pre-intermedio all'avanzato), nonché assicurare l'introduzione graduale e contestuale di concetti chiave della semantica cognitiva, della sintassi trasformazionale e della pragmatica del discorso.