Il Moscadello o Moscatello è il vino ilcinese più antico (se ne hanno notizie già a partire dal XVII sec.). E non sorprende, quindi, che l’azienda “più” storica di Montalcino, Biondi Santi, lo abbia prodotto. Stiamo, però, parlando di un vino “estinto”, irripetibile e irreperibile anche nell’enoteca più fornita, che "vive" soltanto al Greppo, dove Franco Biondi Santi ne custodisce ancora poche bottiglie di una privatissima riserva. Un raro pezzo di autentica storia dell'enologia italiana, troppo spesso a caccia di improbabili retaggi del passato, mentre dimentica quei pochi che effettivamente possiede. L'annata 1969, l’ultima sotto la guida di Tancredi Biondi Santi, racconta di un piccolo vigneto, che ha cessato di esistere proprio alla fine della vita del padre di Franco. Racconta, con tonalità diverse, ma allo stesso tempo identiche, un territorio come fa abitualmente il Brunello (almeno alcuni). Ed è uno di quei vini che potrebbe far storcere il naso ai maniaci della compostezza tecnico-formale, ma in compenso fa felici coloro che non dimenticano mai di emozionarsi.