The second and most experimental album by Jolly Mare, who remembers it this way: “In November 2017 a dear friend tell me he had found a rare Japanese drum machine. I fell in love with it: it was capable of producing extravagant and eerie sounds when triggered by any sound source. It took only three days of jamming to get the skeleton of this record: I programmed the module to receive Alex Semprevivo’s drum hits and the device started creating synth lines, almost as if it spoke its own language. No root keys, no grids, no clicks, everything came out instinctively and naturally.

Il secondo e più sperimentale album di Jolly Mare, che lo ricorda così: “Nel novembre 2017 un caro amico mi chiamò per dirmi di aver trovato una rara drum machine giapponese. Me ne sono innamorato: era in grado di produrre suoni stravaganti e inquietanti, se innescati da qualsiasi fonte sonora. Ci sono voluti solo tre giorni di jam per ottenere lo scheletro di questo disco: ho programmato il modulo per ricevere i colpi di batteria di Alex Semprevivo e il dispositivo ha iniziato a creare linee di synth, quasi come se parlasse la sua stessa lingua. Niente chiavi di radice, niente griglie, niente click, tutto è venuto fuori in modo istintivo e naturale”. 

Notes:
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Tracklist: