Autore: Azzone (Bologna 1150 circa – 1225 circa) è stato un giurista medioevale itliano della scuola bolognese. Sull'esattezza del nome vi è incertezza: dalle fonti, ci è pervenuto in varie forme come Azzone Soldanus, Azzone dei Porci, Azo, Azone, Azzo, Azzolenus e Azolino Porcius. Insegnò diritto civile a Bologna per circa trent'anni. Il nome di Azzone, qualificato come legum doctor, compare in numerosi documenti pubblici e privati del Chartularium Studii Bononiensis, l'archivio dell'università (chiamata Studium fin dal 1088, anno della fondazione) di Bologna.  L'opera principale di Azzone è la Summa Codicis, che ebbe un immenso successo e avrebbe rappresentato il manuale di diritto romano per eccellenza nel Medioevo. La prima versione, Summa super Codicem, fu scritta tra il 1208 e il 1210 e fu erroneamente attribuita a Rogerio. Con il nome di Summa Codicis e nella versione finale, per secoli fu considerata il manuale del perfetto giurista per antonomasia: era obbligatoria la sua conoscenza per poter accedere al collegio dei dottori di legge. Un aneddoto racconta che fu coniato appositamente un motto molto diffuso negli ambienti giuridici: "Chi non ha Azzo, non vada a palazzo", per significare che la mancata conoscenza della Summa era condizione ostativa all'accesso alla carriera degli aspiranti dottori in legge.
Autore: Draesius Henricus

Titolo: Svmma Azonis, Locvples Ivris Civilis Thesaurvs Hactenus deprauatissima, nunc autem iugi sedulitate & exquisito studio D. Henrici Dræsii LL. Licentiati, in octies mille, & amplius, locis ex fide emendata, ac suo pristino nitori recens restituta ; Quibus accedunt quarundam ueterum Apostillarum & Additionum castigationes, & quædam Annotatiunculæ marginales, ab eodem in gratiam tyronum adiectæ. Vna cum quibusdam alijs commoditatibus, ut subiecta Epistola latius declarat ; Accessit quoque Rerum & Verborum toto Opere memorabilium, geminus Index

Luogo e Data di Pubblicazione: Basilea, 1563

Editore: per Ioannem Hernagium

Dimensioni:  cm. 39 X 26  circa

Pagine: (2), 80, 658, 1, (2)

Descrizione: Legatura coeva in piena pergamena con alcune macchie e lievi segni di usura. Dorso con tre nervi e con titolo, sono presenti tanti piccoli segni di tarlo e una mancanza nella quarta casella; lievi segni di usura alle cuffie, capitelli in buono stato. Legatura solida, con piccoli distacchi della coperta nella parte inferiore. Fogli di controguardia e guardia anteriori chiari e puliti, quelli posteriori presentano parecchi piccoli segni di tarlo che penetrano solo fino all'ultimo foglio di testo del volume, con un contenuto alone di gora al margine. Frontespizio con marca tipografica xilografata e un piccolissimo segno di tarlo che penetra nei fogli successivi ingrandendosi fino ad arrivare alla massima estensione (comunque rimanendo di piccole dimensioni) alla colonna 118 per poi regredire e divenire quasi impercettibile fino alla colonna 400. Le pagine, generalmente chiare, presentano aloni di gora lungo il margine esterno che arrivano spesso ad interessare anche gli angoli; altro alone di gora si trova nell'angolo interno e nell'angolo inferiore delle ultime pagine; sono presenti piccole macchie a volte anche sul testo, fioriture sparse, strappetti agli angoli, e, soprattutto nelle prime pagine, sottolineature e note a margine di antica mano (vedi foto). Il testo in latino, su due colonne con doppia numerazione per pagina, è sempre ben leggibile; tutti i capilettera sono istoriati e la marca tipografica è incisa anche nell'ultima pagina del volume. Bell'esemplare ben conservato.

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