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 ProcessoEichmann

ImputatoEichmann

Interrogatori econtro interrogatori dello «spedizioniere della morte».

Editore  Mattioli 1885

(24 novembre 2016)

Formato: Brossura. mm 210 x 140 x 20

 Pagine: 228   DataPubblicazione:  2016  

Lingua: Italiano
NUOVO, (
AVANZO DI UN CONCORSO)

PREZZODI COPERTINA EURO 21,90

(MAISFOGLIATO)

 (ancora nella pellicola originale)

Da collezione privata

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Le foto fannoparte integrante della descrizione  inquanto sono quelle dell'oggetto che riceverete

Dopo“Cinquanta chili d'oro” (2014, relativo al capitolo italiano del processo), “Unfiore mi chiama” (2014, relativo all'infanzia, all'adolescenza e alla primagioventù, secondo i racconti dei testimoni), “Posso stare in piedi” (2015,dedicato alle 22 deposizioni rese da altrettante donne sopravvissute,provenienti da tutti i territori investiti dall'onda della Shoah), l'opera siconclude con questo quarto volume interamente dedicato al lungo interrogatorioe controinterrogatorio dell'imputato Eichmann davanti alla Corte distrettualedi Gerusalemme. A parlare, qui, è lo "spedizioniere della morte",come a un certo punto lo definisce il Procuratore generale Hausner. E la sua èuna difesa testarda e monocorde, a tratti irritante, sorda a ogni sollecitazione,finanche snervante. Da 1961, l'anno del processo, il dibattito sul processoEichmann è essenzialmente stato un dibattito su Hanna Arendt e sulla"banalità del male", che in sostanza è prevalso nei confrontidell'interesse del processo in sé. Eichmann era solo un "nemico del genereumano", un cinico "spedizioniere della morte", come fu definito?O non rappresentava, come piuttosto pensava la filosofa tedesca, l'assenza diuna dimensione interiore etica della coscienza? Eichmann, come prodotto dell'ideologiatotalitaria, era davvero privo di qualsiasi specifico tipo di pensiero? Ilvolume, attraverso le parole dell'imputato stesso, prova ha dare una risposta aqueste domande.