Ø     TITOLO: (R344) Incredibile antico servizio di design composto da 1 brocca  più 4 tazze o calici in ceramica dipinta beige e arancio con pois in rilievo prodotta dal marcho ceramiche Rometti. L'opera è stata realizzata nel periodo tra il 1934 e il 1947 quando Domenico Pucci era ancora socio delle ceramiche Rometti, infatti la firma è ancora in verde!! 
ceramiche Rometti:
La manifattura per la produzione di ceramiche artistiche "Rometti" viene fondata a Umbertide (Perugia) nell'ottobre del 1927 da Settimio Rometti e dal nipote Aspromonte (detto Riego) figlio di suo fratello Paolo, in società con R. Cerrini e sua moglie O. Fronduti.
La prima denominazione  della manifattura è "Ars Umbra", denominazione con la quale sono marcati i primissimi lavori prodotti tra il 1927 e il 1928.
La direzione artistica e tecnica è affidata aa Aspromonte e la produzione della manifattura è costituita principalmente da suppellettili e stoviglie decorate in stile Liberty.
A partire dal 1928 la direzione artistica della manifattura passa al cugino di Aspromonte, il figlio della sorella di Settimio Stamura, 
Dante Baldelli con la  collaborazione, durata dal 1928 al 1930, di Corrado Cagli.
Sul finire degli anni Venti viene chiamato a collaborare con la manifattura lo scultore 
Mario Di Giacomo.
Negli stessi anni la "Rometti", forse casualmente, mette a punto uno smalto nero, detto "nero fratta", particolarmente brillante e dagli effetti metallici, che è utilizzato soprattutto per le monocromie di Cagli, di Di Giacomo e di Baldelli; alcuni pezzi della manifattura decorati in nero fratta sono marcati "NF".
In quegli anni la fabbrica, il cui marchio è indifferentemente "Ceramiche Rometti" e "Ars Umbra", impiega tra i venticinque e i trenta operai per lo più provenienti da Gubbio e Gualdo Tadino.
Nella primavera del 1930 la manifattura presenta un piatto intotolato "Autobiografia" e firmato da Dante Baldelli alla I Mostra di Belle Arti di Perugia.
In questi anni la "Rometti" realizza alcune ceramiche in stile futurista su disegni di 
Giacomo Balla e Fortunato Depero.
Alla fine del 1930 Cagli lascia definitivamente la manifattura.
Nel maggio del 1931, ad una rassegna promossa dal G.U.F di Perugia, sono esposte alcune maioliche "Rometti" tra cui il "Suonatore di fisarmonica" e il piatto "Castrum Felicitatis".
E' di questi anni la collaborazione con la manifattura del pittore 
Giovanni Ciangottini.
Nel 1931 la "Rometti" ottiene una medaglia d'oro all'Esposizione Internazionale di Nizza e un'altra alla Fiera del Littorio di Bologna.
Nel 1932 la manifattura è presente alla Fiera dell'Artigianato di Firenze e alla Fiera del Levante di Bari e ad Umbertide riceve la visita di Mussolini.
Nel 1933 la "Rometti", che ora occupa più di sessanta operai, è invitata a partecipare alla Triennale di Milano dove ottiene importanti riconoscimenti.
Nel 1934 la ditta fallisce e, dopo un tentativo di fusione con la manifattura istriana "Fonda", non riuscito a causa della morte del titolare Amedeo Fonda durante il viaggio che lo portava ad Umbertide per la firma degli accordi, la manifattura viene rilevata da una società che ne cambia la ragione sociale in "S.A.C.U."(Società Anonima Ceramiche Umbertide) che diviene anche il nuovo marchio della produzione e Dante Baldelli, Settimio ed Aspromonte Rometti lasciano la manifattura.
Nel 1937 la "S.A.C.U." in difficoltà invita i tre ex proprietari a rientrare nella società che assume così la denominazione di "S.A.C.R.U." (Società Anonima Ceramiche Rometti Umbertide) nuovo marchio di fabbrica.
Successivamente i pezzi della manifattura vengono nuovamente marcati "Rometti Umbertide".
Nell'arco degli anni Trenta collaborano brevemente con la manifattura anche 
Nino Strada e Beppe Porcheddu.
Nel 1938 giunge a Umbertide lo scultore 
Leoncillo Leonardi e chiede alla manifattura Rometti di poter cuocere nei suoi forni alcune sculture in ceramica aprendo così una collaborazione che dura fino al 1942 anno in cui Settimio lascia la "S.A.C.R.U." e fonda la "Rometti Settimio Fabbricazione Ceramiche Artistiche".
In questo periodo lavora per la manifattura anche il pittore 
Eugenio Carmi.
La "S.A.C.R.U.", che continua a marcare le proprie ceramiche "Rometti", con la firma in colore verde, rimane di proprietà di 
Domenico Pucci che ne mantiene la denominazione fino al 1947 anno in cui costituisce la ditta "Pucci Ceramiche".
Nell'immediato dopoguerra la manifattura di Settimio Rometti riprende la produzione nel nuovo stabilimento di via Tiberina come società in nome collettivo ed è gestita dai soci Settimio Rometti, 
Manlio Banelli e Pietro Finocchi (già addetto dal 1934 all'ufficio magazzino e vendite della ditta) e si avvale della collaborazione di Betto Guardabassi e Alessandro Starnini.
All'inizio degli anni Sessanta Settimio Rometti si ritira dall'attività e, a causa della morte di Manlio Banelli, l'azienda rimane di proprietà di Pietro Finocchi, alla morte del quale gli succede il nipote Dino che chiama a collaborare il ceramista 
Giorgio Ricciardi, esperto in gres e porcellana, il greco Takis, l'architetto Maurizio Pucci ed i pittori Paladini e Zieger.
Negli anni Settanta la consulenza tecnica ed artistica della manifattura è affidata a Massimo Baldelli  ceramista noto a livello internazionale.
Nel 1977 la "Rometti" ottiene il "Premio Critica", con una serie di complementi da cucina disegnati da 
Ambrogio Pozzi e presentati al M.A.C.E.F.
Intorno alla fine degli anni Novanta collaborano con la manifattura, oltre ad alcuni designer dell'Università del Progetto di Reggio Emilia, vari artisti tra cui 
Umberto Raponi e Monica Pioggia.
La ditta, sotto la proprietà della famiglia Finocchi, è ancora attiva.
Domenico Pucci:Domenico Pucci nasce a Umbertide il 28 aprile 1903. Studia a Milano, dove si laurea nel 1928 in Ingegneria Industriale Meccanica presso l'Istituto Tecnico Superiore di Milano, l'attuale Politecnico.

Profondamente influenzato dal clima culturale della metropoli lombarda, fra Liberty e Moderno, ha rapporti con Arturo Danusso e Piero Portaluppi, figure centrali della cultura accademica e professionale del periodo. Tornato a Umbertide una volta laureato, si distingue per la poliedricità degli interessi e la mentalità intraprendente e lungimirante, che lo porterà anche a progettare un'utilitaria denominata scherzosamente Puccina (1950-1952), perfettamente funzionante ma mai commercializzata.

Tra il 1933 e il 1940 realizza una serie di ville unifamiliari distinguendosi per l'avanguardia delle scelte progettuali, dai volumi puri alla scala elicoidale (vera e propria firma dell'ingegnere), dall'utilizzo del cemento armato alle serrande elettriche: tutte espressioni del Movimento Moderno che in quegli anni si afferma in Europa. Nel 1934 diventa socio delle Ceramiche Rometti. Nel 1947 fonda le Ceramiche Pucci, poi Maioliche Pucci (1958-1962): sicuramente l'attività per cui è più conosciuto, per il successo raggiunto in Italia e la volontà di espansione anche in mercati internazionali. Infine insegna Disegno Tecnico presso gli Istituti Tecnici Industriali Don Bosco e Alessandro Volta di Perugia dal 1963 fino al 1973.

Muore il 27 dicembre 1980 a Umbertide.


Ø     ORIGINE: Made in Italy

Ø     PERIODO: anni '30-'40

Ø     MATERIALI: Ceramica smaltata, maiolica. Completamente all'esterno e all'interno.

Ø     MANIFATTURA: ceramiche Pucci per Rometti Umbertide.

Ø     FUNZIONI: brocca con 4 tazze o calici

Ø     DIMENSIONI: brocca h 18cm, diametro max 12,5cm- calici h 10,5cm diametro max 8,5cm c.a

Ø     PESO:  2,3 Kg. c.a

Ø     CONDIZIONI: Buonissime, qualche piccolo segno del tempo o di cottura, non presentano filature. Il tutto visionabile attraverso le foto allegate.

Ø     INTERVENTI: nessuno

Ø     NOTE: Servizio da tavola, da arredo e soprattutto da collezione, assolutamente eccezionale, di altissima qualità e valore storico!! Antico e raro trovarne soprattutto in queste ottime condizioni. Per collezionisti e amatori.

                            

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