BLOCCO LOTTO
Istruzioni, Depliants,
Bollettini, Obbiettivi,
Accessori
in formato PDF
della Macchina Fotografica
Microcamera
DUCATI SOGNO
e dei suoi accessori
Vi
verranno spediti via email in formato DIGITALE pronti per essere consultati a
video oppure stampati in quante copie vorrete
Il prezzo degli 8 files sarebbe 89,92 euro
se venduti singolarmente: potete vederli fra le mie aste.
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prezzo COMPLESSIVO di 59,99 euro inclusa la spedizione via mail
- DUCATI - La
microcamera e i suoi accessori - ISTRUZIONI PER L'USO - Libretto di 90
pagine riccamente illustrate - 1950
- Caratteristiche Meccaniche,
Ottiche, Obiettivi, ecc. della Microcamera Ducati - Libretto di 28 pagine
riccamente illustrate – 1947
- Ducati Fotografia – Bollettino Ducati
– Documentario Tecnico della Società Ducati - Depliant di 4 pagine
- Ducati microcamera 18 x 24 –
Caratteristiche Tecniche, Obbiettivi Intercambiabili, Accessori - Depliant
di 4 pagine
- Ducati
microcamera – Ed ora che possiedete la microcamera ? Caratteristiche:
carica, scatto, scarica, posa, il Corredo di Obbiettivi, Accessori –
Libretto di 40 pagine illustrate
- Gli obbiettivi della
microcamera Ducati – Depliant di 2 pagine
- Caratteristiche principali
della Macchina Fotografica Ducati, l’ Ideale di ogni Fotografo - Depliant di
4 pagine - 1946
- Caratteristiche della microcamera
Fotografica 18 x 24 SIMPLEX – DUCATI – Depliant di 4 pagine
Breve storia della Microcamera Ducati Sogno
La Microcamera DUCATI SOGNO fu prodotta
fra il 1946 ed il 1951
dalla Società Scientifica Radio DUCATI
Spa
DUCATI BORGO PANIGALE ( BOLOGNA )
ANNO 1950
Le Istruzioni della Microcamera Sogno (
libretto di 96 pagine ) sono state scritte dalla celebre astrofisica Margherita
Hack
Tratto dal libro:
Margherita Hack, L'amica delle stelle Storia di una vita
Al mio primo ingresso alla Ducati, un palazzo di otto o nove piani in largo
Augusto, nel pieno centro di Milano, fui ricevuta da Vasco Ronchi, che si era
insediato da poche settimane nel suo posto di direttore della divisione
scientifica.
Il mio primo compito consisteva nel preparare un libretto di istruzioni per
l'uso della macchina fotografica "Sogno".
Sebbene non avessi mai posseduto una macchina fotografica, e le mie
conoscenze fossero limitate all'uso che ne avevo fatto per scopi scientifici
durante il corso di perfezionamento, cominciai a esaminare l'apparecchio e a
scrivere le istruzioni nel modo che mi sembrava più chiaro possibile.
Instructions of
Microcamera Sogno ( 96 pages ) were written by the famous italian
astrophysicist Margherita Hack
From the book:
Margherita Hack
The friend of the stars Story of a Life
On my first visit to the Ducati, a building of eight or nine floors in
Largo Augusto, in the center of Milan, I was received from Vasco Ronchi, who
took office a few weeks ago in his place as director of the scientific division.
My first task was to prepare the Instructions for use of the camera
"Dream". although I had never owned a camera, and my knowledge were
limited to that I had done for scientific purposes during advanced course.
I began to examine the device and write instructions in a way that could be
as clear as possible.
Descrizione tratta da
Wikipedia
La
Ducati Sogno è una macchina
fotografica prodotta tra il 1946 e il 1951 dall' azienda italiana nota come Società
Scientifica Radio Ducati SpA.
I primi prototipi vennero realizzati
nel 1941 nei laboratori POST dove si progettavano prodotti strategici da
lanciare sul mercato nel periodo postbellico. Nel 1946, alla prima Fiera di Milano,
la Ducati presenta la prima versione della microcamera “Sogno”.
La fotocamera ha dimensioni molto
contenute (alta 54mm, spessa 33mm, lunga 100mm, poco più grande di un pacchetto
di sigarette ma con un peso di 245g, ottica inclusa) e, oltre ad un eccellente
qualità costruttiva, può vantare una dotazione di tutto rispetto.
Il formato del fotogramma è 18x24mm su
pellicola cinematografica da 35mm, scelta che fa rientrare la Sogno nella
famiglia delle mezzo formato. Questa scelta, oltre a consentire dimensioni
contenute ed un risparmio di pellicola, ha la caratteristica di restituire
fotografie verticali scattando con la macchina in posizione orizzontale e
viceversa. La Sogno utilizza appositi caricatori capaci di ospitare circa 47 cm
di film, corrispondenti a 15 pose. Il fotografo deve provvedere al caricamento
della pellicola nei rullini riutilizzabili forniti con la microcamera stessa.
Questa scelta, necessaria per ridurre al minimo l'ingombro della fotocamera,
assieme all'elevatissimo prezzo di vendita (82.000 lire nel 1947,
corrispondenti a circa 3.500 euro) ha contribuito a determinare l'insuccesso
commerciale della Sogno. Ducati ha prodotto tre diverse bobinatrici per il
caricamento da rulli di pellicola o per il trasferimento da un comune rullino da
35mm.
La messa a fuoco avviene tramite
telemetro, separato dal mirino, che mostra una porzione dell’inquadratura,
l’oculare del telemetro è regolabile per compensare eventuali difetti di vista
del fotografo. Il mirino, galileano, serve per la composizione dell'immagine e
dispone di un indicatore rosso che segnala il mancato caricamento dell'
otturatore.
L’otturatore, a tendina, consente tempi
da 1/20 a 1/500 più la posa B.
Tutte le ottiche sono state
appositamente progettate da Giuliano Toraldo di Francia, professore emerito di
fisica superiore presso l’Università di Firenze, all’epoca collaboratore prima
del Regio Istituto Nazionale di Ottica, poi, nell’immediato dopoguerra,
dell’industria bolognese.
L' ottica di serie presente sui primi
modelli è un 35 mm 1:2,8 denominato "Vitor" con diaframma regolabile
tra 1:3,5 e 1:16, successivamente la Sogno sarà equipaggiata con un Vitor 35mm
1:3,5.
Il parco ottiche è così composto:
Standard: Vitor 35mm f/3,5 Vitor (chiamato inizialmente Nitor) 35mm f/2,8
Grandangolari (forniti con mirini e
cornici aggiuntive): Dugon 16mm f/6.3 Argon 28mm f/4
Teleobiettivi (dotati di mirini ottici
aggiuntivi): Lator 60mm f/2.8 Teletor 120mm f/5.6
Successivamente vennero realizzati:
Eltor 40mm f/2 (l'ottica più luminosa messa in commercio) Luxtor 40mm f/1.5
(annunciato ma mai messo in produzione)
Vengono commercializzati anche molti
altri accessori, un corredo di lenti addizionali Vicino per le distanze di
80cm, 45cm, 30cm e 23cm, filtri colorati, paraluce, cassette reflex per le
riprese al microscopio, tre diverse bobinatrici , proiettori per diapositive,
ingranditori, borsa pronto, cavalletti, ecc.
Il successo delle fotocamere Ducati è
tale che la società Ferrania inizia a commercializzare le proprie pellicole
35mm già pronte in caricatori tipo Ducati. All'inizio degli anni Cinquanta la
società Ducati viene accusata di vicinanza con l'ex regime fascista, come
conseguenza i progetti di nuove versioni della Sogno (Ducati Sport, con tempi
di esposizione più rapidi) vengono accantonati e la produzione viene
definitivamente interrotta nel 1952, dopo la realizzazione di poco più di
diecimila esemplari.
Nel 1950 la microcamera Sogno venne
affiancata da un modello più semplice ed economico, denominato SIMPLEX. La
Simplex era priva di telemetro, con un'ottica non non intercambiabile (Etar
35mm 1:3,5),tempi da 1/20 a 1/250 più la posa B. Nello stesso anno venne
progettata e prodotta in pochissimi esemplari un modello di microcamera
denominata SPORT con le stesse caratteristiche della Sogno ad eccezione
dell’otturatore a tendina che in questo caso consentiva tempi brevissimi, da
1/100 a 1/3000.
La microcamera Sogno non era
sincronizzata, era però disponibile un accessorio (sincrolampo ES1301) da
applicare al bottone di scatto mediante il quale si poteva utilizzare il
lampeggiatore; successivamente, poco prima che la produzione della fotocamera
fosse interrotta, venne realizzato un modello sincronizzato anche questo
prodotto in un numero di esemplari molto basso. Alcune fotocamere non
sincronizzate furono modificate con l'aggiunta, sulla parte frontale di un
connettore PC per il lampeggiatore.
Nel corso della produzione sono state
introdotte alcune piccolissime differenze che riguardano soprattutto l’oculare
e le finestrelle del telemetro. Nei primissimi modelli la regolazione diottrica
del telemetro si effettuava ruotando una piccola ghiera presente sull’oculare
dello stesso, successivamente tale regolazione venne demandata ad una levetta
presente sulla parte superiore dell’apparecchio, in corrispondenza del bottone
per regolare i tempi di otturazione, e gli oculari del telemetro e del mirino erano
completamente lisci. La variante successiva presentava intorno ad ognuno dei
due oculari una piccola ghiera fissa ed infine gli ultimi apparecchi prodotti
presentano anche una piccola fessura sotto ad una delle finestrelle del
telemetro con un piccolo cursore che serviva alla regolazione dello stesso
telemetro.
Dal punto di vista esclusivamente
collezionistico vale la pena di ricordare l’esistenza di alcuni modelli di
microcamera Sogno con incise sulla parte frontale le scritte “non cedibile –
per collaboratore Ducati”, erano apparecchi che venivano dati in omaggio ai
rivenditori o ai collaboratori. Alla chiusura della sezione ottica nei
laboratori del reparto di ricerca e sviluppo erano presenti alcuni modelli
sperimentali più o meno completi come ad esempio un modello con tempi lunghi
(tempi da 1 secondo a 1/500) che furono dispersi e regalati a dipendenti e
collaboratori Analizzando i numeri di matricola delle microcamere si può
stimare una produzione di circa 9000 – 10000 esemplari per la Sogno e di circa
7000 – 8000 esemplari per la Simplex. Non tutti gli apparecchi furono
commercializzati attraverso i normali canali di vendita, infatti alla chiusura
della sezione ottica gli apparecchi ancora in magazzino venivano offerti come
omaggio agli acquirenti di motociclette Ducati.
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