i di S. Niccolò 2018 – Toscana IGT
I Sodi di S. Niccolò di Castellare di Castellina, è uno dei pochi
Supertuscan italiani realizzato esclusivamente con vitigni autoctoni: 85%
di Sangioveto e 15% di Malvasia Nera. L’origine del nome deriva dalla
parola usata dai contadini toscani per descrivere quei terreni che dovevano
essere lavorati a mano, essendo troppo duri (appunto sodi) o troppo ripidi
per permettere l’impiego dei buoi. San Niccolò, invece, è il nome della
Chiesa del 1300 che sorge nella proprietà di Castellare intorno a cui si
trovano alcuni dei vigneti più vocati. In etichetta, l’iconico uccellino,
presente da sempre sui vini rossi di Castellare, simbolo dell’impegno
quotidiano per una viticoltura sostenibile che l’azienda porta avanti da oltre
40 anni.
La vendemmia 2018
La stagione 2018 è iniziata con un germogliamento precoce dovuto a
temperature più alte della media nei mesi di marzo e aprile, seguite da un
maggio abbastanza piovoso. In generale, tutta la primavera nel Chianti
Classico si è caratterizzata per temperature più basse di 3-4° rispetto alla
media di periodo, mentre l’estate è stata abbastanza nella norma. Un
settembre meraviglioso, con un susseguirsi di giornate soleggiate ed
una sensibile escursione termica fra giorno e notte, ha poi permesso di
giungere ad una perfetta maturazione fenolica e aromatica delle uve.
Il processo di vinificazione
La raccolta manuale delle uve ha avuto luogo nella prima settimana di ottobre ed i grappoli,
posizionati in piccole cassette per evitarne lo schiacciamento, sono stati immediatamente trasferiti
al tavolo di selezione per la cernita e la successiva diraspatura degli acini. La fermentazione alcolica
è avvenuta in vasche d’acciaio, separatamente per le due varietà, a circa 25°C per 7 giorni. A
seguire, circa 20 giorni di macerazione sulle bucce e poi svinatura e fermentazione malolattica. Ad
inizio 2019 il vino è stato poi trasferito in barriques parzialmente nuove (2/3 nuove ed 1/3 usate) per
un periodo di circa 30 mesi. Concluso il periodo in legno in legno è stato effettuato l’assemblaggio
e, dopo un breve periodo in vasca, I Sodi di S. Niccolò 2018 è stato imbottigliato ove ha affinato
per altri 10 mesi prima dell’immissione sul mercato.
Castellare di Castellina 2 www.castellare.it
Note di degustazione dell’enologo
“I Sodi di S. Niccolò 2018 si distingue per una grande intensità olfattiva e una trama fitta ed
elegante di tannini dolci, sostenuta dall’acidità del Sangioveto, ancor più marcata in quest’annata
fresca che ha reso il sorso particolarmente piacevole e croccante, con un finale lungo e di grande
persistenza. Pronto nell’immediato ed al contempo adatto ad un lunghissimo invecchiamento”.
Alessandro Cellai, enologo
I premi
Era il 1977 quando I Sodi di S. Niccolò fu imbottigliato per la prima volta. Da allora, sono seguite
40 vendemmie (1978 non imbottigliata) e riconoscimenti sempre più importanti: I Sodi di S.
Niccolò, infatti, è stato il primo vino italiano inserito nella Top 100 del 1988 di Wine Spectator con
l'annata 1985; riconoscimento replicato nel 1989 con l'annata 1986. Inoltre, ha recentemente
conquistato, per ben due volte, prima con l’annata 2013 e poi con la 2016, il titolo di primo vino
italiano, sommando i