lo spumante di Casa Letrari, il Quore PieNne, scritto proprio così, per caratterizzare un Blanc de Noirs - ecco dunque spiegato il nome, solo a base di Pinot Nero - vendemmiato nel 2016.


 


Ma come si presenta?


Al tocco gentile della curatrice Lucia Letrari s’affianca la forza del pinot nero che in questo nuovo Trentodoc si manifesta con giusta schiettezza, preciso e determinante, senza alcun tentennamento organolettico. Luminoso nel colore dorato, ha immediato un profilo aromatico per certi versi turgido, con note di susina, ma pure mela cotogna, tè e una vaga reminiscenza di zenzero.


 


Note fragranti con il pan tostato e un richiamo alla liquirizia, sensazioni che riemergono al palato, entra in bocca con immediata austerità vitale. Struttura energica per un sorso fitto e convincente, freschezza agrumata dal tocco salino e che risponde con un finale opulento nella sua graziosa versatilità davvero vibrante.


 


E’ anzitutto un vino da gustare in purezza, per cogliere la sua autorevolezza e una classe inconfondibile. S’abbina a pietanze dove nulla è ostentato e concesso al superfluo. Piatti semplici, che lasciano spazio alla fantasia. Una gamma variegata, dagli antipasti di pesce ai risotti con funghi di stagione, ma anche con manicaretti a base di uova, senza tralasciare carni bianche e magari formaggi d’alpeggio poco stagionati, pure qualche paté sapientemente preparato.