Autore: Marco
Tullio Cicerone (in
latino: Marcus
Tullius Cicero,
Arpino, 3 gennaio 106 a.C. – Formia, 7 dicembe 43 a.C.) è stato
un avvocato, politico, scrittore, oratore e filosofo romano.
Esponente di un'agiata famiglia dell'ordine equestre, fu una
delle figure più rilevanti di tutta l'antichità romana. La sua
vastissima produzione letteraria, che va dalle orazioni politiche
agli scritti di filosofia e retorica, oltre a offrire un prezioso
ritratto della società romana negli ultimi travagliati anni della
repubblica, rimase come esempio per tutti gli autori del I secolo
a.C., tanto da poter essere considerata il modello della letteratura
latina classica. Grande ammiratore della cultura greca, attraverso la
sua opera i Romani poterono anche acquisire una migliore conoscenza
della filosofia. Tra i suoi maggiori contributi alla cultura latina
ci fu, senza dubbio, la creazione di un lessico filosofico latino:
Cicerone si impegnò, infatti, a trovare il corrispondente vocabolo
in latino per tutti i termini specifici del linguaggio filosofico
greco. Cicerone occupò per molti anni anche un ruolo di primaria
importanza nel mondo della politica romana: dopo aver salvato la
repubblica dal tentativo eversivo di Lucio Sergio Catilina e aver
così ottenuto l'appellativo di pater patriae (padre della
patria), ricoprì un ruolo di primissima importanza all'interno della
fazione degli Optimates. Fu, infatti, Cicerone che, negli anni
delle guerre civili, difese strenuamente, fino alla morte, una
repubblica giunta ormai all'ultimo respiro e destinata a trasformarsi
nel principatus augusteo. Il
cognomen
Cicero
era il soprannome di un suo antenato abbastanza noto, che aveva
un'escrescenza carnosa sul naso (presumibilmente una verruca), che
ricordava nella forma un cece (cicer,
ciceris è il termine
latino per cece). Quando Marco presentò per la prima volta la sua
candidatura a un ufficio pubblico, alcuni amici gli sconsigliarono
l'utilizzo del suo cognomen,
ma lui rispose che «avrebbe fatto sì che esso diventasse più noto
di quello degli Scauri e dei Catuli.» Titolo: M.T. Ciceronis Orationum Volumen Tertium Luogo e Data di Pubblicazione: Argentorati (Strasburgo), 1564 Editore: Excudebat Iosias Rihelius Dimensioni: cm. 19,5 X 12 circa Pagine: (20), 94, (2), 145, (3) Descrizione: Legatura
coeva in piena pelle di scrofa con ampi fregi a secco in cornice
composta da rettangoli raffiguranti immagini sacre con didascalie in
latino, frasi note del vangelo, scurita dal tempo e con lievissimi
segni di usura. Nel piatto anteriore in nero il numero 1566 e le
lettere A E F. Dorso scurito dal tempo con cinque nervi,
completamente decorato con fregi a secco. Cuffie e capitelli in
ottime condizioni. Angoli con lievi segni di usura. L'interno della
coperta, sia anteriore che posteriore, presenta segni grafici di
antica mano. Nel foglio di guardia firme di possesso datate 24 maggio
1664 e moniti in latino manoscritti. Frontespizio con elaborata marca
tipografica, e sotto, sembrerebbe sempre da solita antica mano, nuova
dichiarazione di possesso datata 1665. Le pagine, molto chiare,
presentano minime lievi fioriture sparse, poche scritte, della solita
antica mano, ai margini e sottolineature in inchiostro rosso, infine
qualche alone di inchiostro (vedi foto). Questo è il terzo volume
delle Orazioni completo e rarissimo.
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