Portrait

 

Bartolomeo d'Alviano


Gravure XVIIe exécutée en 1636

Dimensions toute la feuille : 21 x 14 cm

Dimensions au coup de planche : 13 x 9 cm

 rousseurs & auréoles en lisières

Gravure originale du XVIIe Siècle 

Bartolomeo d'Alviano (né en 1455 à Alviano, dans l'actuelle province de Terni, en Ombrie, alors dans les États pontificaux et mort le 7 octobre 1515 à Ghedi) est un condottiere et chef de guerre italien qui se distingua dans la défense de la République de Venise contre l'empereur Maximilien Ier du Saint-Empire romain germanique. (né en 1455 à Alviano, dans l'actuelle province de Terni, en Ombrie, alors dans les États pontificaux - mort le 7 octobre 1515 à Ghedi),  condottiere et chef de guerre italien qui se distingua dans la défense de la République de Venise contre l'empereur Maximilien Ier du Saint-Empire romain germanique.

Fils de Francesco d'Alviano et d'Isabella degli Atti, Bartolomeo a nait dans une famille noble exterminée par les sbires du pape Paul II. Il trouve refuge auprès de Napoleone Orsini qui avec son fils Gentile Virginio Orsini, dont il épouse la sœur, lui apprend le métier des armes. Il complète sa formation au service du pape Sixte IV dans la lutte des Orsini contre les Colonna1 et combat dès sa prime jeunesse en Italie centrale, servant les États pontificaux puis, en 1496, la famille Orsini contre le pape Alexandre VI et les Colonna.

Bartolomeo d'Alviano, detto anche "Liviano" (Todi probabilmente, 1455 – Ghedi, 7 ottobre 1515), è stato un condottiero e politico italiano.

Fu conte di Alviano e signore di Pordenone.

Nacque da Francesco d'Alviano e da Isabella degli Atti di Todi. Finora si è sempre detto che quest'ultima morì dandolo alla luce e che fu quindi allevato ad Alviano, assieme ai fratelli Bernardino e Aloisio e a due cugini, da Emilia Monaldeschi, moglie dello zio paterno Corrado. La madre fu sepolta nel duomo di Todi e ciò ha fatto supporre che il bambino fosse nato in questa cittadina. Queste notizie, tratte tutte dalla vita del Leonij e copiate acriticamente dai successivi biografi, possono essere ora confutate da nuovi documenti venuti in luce in questi ultimi anni: Isabella risulta ancora viva negli anni sessanta del Quattrocento, quando riceve ripetutamente dei sussidi dalla Camera Apostolica in seguito alle confische subite dagli Alviano dopo la guerra mossa loro da Paolo II nel 1465; un altro documento pone poi la nascita di Bernardino al 1462 ed è almeno il secondo che contraddice la morte di Isabella al momento della nascita di Bartolomeo; da ultimo il nome di Emilia Monaldeschi non compare in nessuna genealogia della famiglia anzi, ancora da documenti inediti, risulta che madre di Gianrinaldo e Pandolfo, figli di Corrado, sia stata una Pantesilea.