OGGI“  La Cartedda" ( corba,cesta o paniere), e' un 'articolo d'arredamento  o un'oggetto d'uso come contenitori  per legna, sacchi ,panni,lumache,ortaggi ,piante ,ecc

NEL PASSATO "La Cartedda" (la corba ,cesta o paniere), erano elementi insostituibili durante la civiltà contadina erano dei contenitori generici, per contenere e per trasportare i prodotti della campagna

La “cartedda” serviva in modo particolare per contenere l’uva raccolta durante la vendemmia e per il trasporto della stessa

La stessa cosa avveniva per la raccolta e il trasporto di arance, limoni, angurie, mandorle e frutta in generale oppure per la cova delle uova, secondo il procedimento naturale, in una “cartedda” si metteva della paglia, sopra si sistemavano le uova fecondate e quindi, si poneva la “ciocca” (la chioccia), per covarli.


MISURE FORMATI:


CESTA CM 50×50:

Altezza circa cm 50

diametro  circa cm 48/50

Due manici laterali

CESTA CM 30 ×45:

Altezza circa cm 30

diametro  circa cm 45

Due manici laterali


CURIOSITA DEI MATERIALI NATURALI DI UNA VOLTA:

Parlando di “carteddi e panara” (ceste e panieri) è indispensabile parlare anche della canna comune, che ne rappresenta la materia prima.

Durante la civiltà contadina, non esisteva un prodotto della natura che non venisse utilizzato; così la “zabbara” (agave), la canna, la “ddisa” (ampelodesmo), la “curina” o “giummara” (la palma nana) oggi considerate piante inutili, invadenti da estirpare o considerate piante in via d’estinzione, venivano utilizzate le varie parti, dalle foglie alle radici.

-Con la canna tagliata a misura desiderata si potevano ottenere: - Ditali dei mietitori da porre sui diti mignolo ed anulare della mano sinistra per evitare di ferirsi con la falce, “agugghera” (agorai, contenitori per aghi), tutori per vigna e alberelli, come segnale per assestare un terreno per vigna, come “furcedda o staccia” per tenere alta la “curdina” (corda per stendere la biancheria), gabbie per gli uccelli e per gli animali da cortile, forchette, pipe, “friscaletta” (zufoli), girandole, “cannola” (cerbottane per il “caccamo”), frangivento per proteggere le viti, tettoie per il sole, “cannari” per mettere a scolare “li vasceddi” (le forme di ricotta e di formaggio) e per essiccare al sole fichi e pomodori, canne da pesca, “cannedda” per spillare il vino dalla botte, il fucile per giocare i bambini, manico per la scopa, le logge al mare, ecc..

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