490 a.C. Battaglia di Salamina. Seguendo l'audace strategia studiata dall'ateniese Temistocle, la più esigua flotta delle città greche sconfigge irrimediabilmente quella del persiano Serse, sovrano dell'impero più potente dell'epoca. Quella vittoria, che vede l'ingresso di una piccola città nella politica mondiale, segna un "nuovo inizio" per la storia: la nascita dell'Occidente.

In Atene Christian Meier esplora proprio l'enigma di questo "nuovo inizio", acutamente e spregiudicatamente, con erudizione e straordinaria capacità di far parlare le fonti, gli storici, i filosofi, i grandi tragediografi: ed è efficacissimo nel cogliere gli effetti politici della peculiare cultura ateniese. La genesi della democrazia viene inserita in una catena di eventi necessari che hanno radici profonde nelle tradizioni e quasi nell'antropologia dell'Attica. Meier evidenzia abilmente le contraddizioni di una città che era la grande potenza del suo tempo e insieme una polis tra le polis, che privilegiava all'interno la libertà dei cittadini ma si comportava tirannicamente con le altre città greche. 

Prima di essere un libro di storia, Atene è uno straordinario racconto, ricco di dettagli e aneddoti rivelatori. È il dramma dell'ascesa e della caduta di una città: è una riflessione sulle origini della nostra civiltà e sul rapporto che ancora oggi ci lega agli antichi: non per riproporre un modello, come hanno tentato di fare infiniti classicismi, ma per comprendere la dinamica rivoluzionaria che muove la storia.