Titolo: Duo Gallicarum rerum scriptores nobilissimi. Frossardus in brevem historiarum memorabilium Epitomes contractus: Philippus Cominaeus de reb. Gestis a Ludovico XI, & Carolo VIII, Francorum regibus;

Autore: Froissart, Sleidanus, Commynes;

Editore: A. Wechsel, Cl. de Marne, J. Aubry Erben

Luogo di pubblicazione: Frankfurt (Francoforte)

Anno: 1594

Lingua: Latino

Edizione: Seconda [su edizione 1584]

Formato: in 16° - 13*8.5 cm [Pieno vellum]

Pagine: 951 (73) p. [1024 p. complessive]

Note:

· Ex-libris nobiliare xil. sul contropiatto del diritto appartenente della casata dei Chorinsky di Ledskè

· Carattere Cors. ; rom

· Iniziali e fregi xilog.

INDICE (Presto in arrivo)

Bel esemplare cinquecentesco legato in pieno vellum di vitello, ospitante:

• le "Chroniques" (Cronache) di Froissart (c.a 1337 - ca. 1410), la più importante opera manoscritta francofona narrante la Guerra dei Cent'anni (direttamente dall'edizione princeps, stampata nel 1495 a Parigi);
• un corpus scelto delle "Memoires" (Memorie) di Commynes diviso in 10 libri (con una prima edizione databile tra il 1524 e il 1528), ad opera di Philippes Commynes (c.a 1447 - 1511);
• l' Illustratio rerum et Galliae descriptio di Sleidanus (1506 - 1556), a corredo della prima parte delle "Memorie" e come meritevole ed utilissimo supplemento.

Ospita la seconda edizione cinquecentesca francofortina in lingua latina datata 1594, su prima del 1584 (uscita sempre nella stessa tripartizione/conformazione), pubblicata a Francoforte presso i tipi A. Wechsel, Cl. de Marne, J. Aubry Erben,

L'opera, intitolata “Duo Gallicarum rerum scriptores nobilissimi (...)”, non è dunque un accorpamento postumo di tre pubblicazioni a stampa antecedenti e distinte, ma un'operazione libraria ed editoriale originale fatta ad hoc nella seconda metà del cinquecento dagli editori, al fine di creare un'opera miscellanea con un quadro storiografico lineare ed esaustivo su un determinato periodo storico di in un circoscritto luogo: tutte le opere ospitate trattano infatti personalità ed avvenimenti antecedenti e di poco successivi all'arco temporale che va dal 1326 al 1498, verificatisi tra la Boemia e la Moravia, rappresentando di fatto uno dei primi esempi di storiografia medievale e moderna realizzati e, successivamente, stampati.

Ad impreziosire e rendere singolare (unico) l'esemplare qui proposto (e che in parte ne motiva comprensibilmente il prezzo di vendita) è la presenza al contropiatto del dritto di un 'autentico ex-libris a tecnica calcografica, in stile araldico, della casata dei Chorinsky di Ledskè, realizzato dal principe (Conte/Hrab) Ignatio Dominicus Chorinsky (Ignàc Dominik; 1729-1792), primo e diretto discendente settecentesco della famiglia dinastica più antica e importante della Prussia/Boemia (Moravia-Slesia), la cui origine la si attesta già a partire del XV secolo; d'origine però abbastanza incerta, possibilmente tanto boema, quanto prussiana, per poi rappresentare a partire solo dal '700, assieme al fratello, primo vescovo di Brno Mathias Franz, un'identità pienamente Prussiana, palesata dall'orientamento e fattezze del blasone rappresentativo, raffigurante un cavaliere teutonico e l'aquila.

Sarà forse un caso, ma se ritorniamo all'argomento dell'opera, questo narra proprio della fondazione del territorio "Ceco-Slovacco" e della lotta nobiliare tra la gens prussiana contro quella boema: degli anni della fondazione della casata Chorinsky, le sue origini, presumendo così che fosse un volume molto importante della biblioteca del conte Ignazio, al fine di comprendere e determinare meglio le origini della sua casata.

Appartenenza determinabile non solo dal blasone e composizione degli elementi che ritroviamo in altri ambienti e complessi (edifici, chiese, arredi) della casata, ma nella stessa titolatura e descrizione circolare che lo incornicia. Ex-libris e volume che attraverso preliminari analisi già ci indicherebbero la sua storia e la sua appartenenza, ovvero di essere stato probabilmente di proprietà della casata Chorinsky già da fine '500, passato poi per eredità al Conte Ignazio, residente nel Grande Castello di Opava (Velkch Hoticch u Opavy), governatore del principato prussiano (Moravia-Slesia) e noto collezionista d'arte dell'epoca. Residenza quest'ultima situata direttamente sul confine tra la Moravia, la Slesia prussiana e la Slesia austriaca, ospitante al suo interno una rinomata biblioteca sino al '900, per poi essere scorporata e i suoi volumi battuti all'asta assieme ai suoi tesori, a seguito della Prima Guerra Mondiale.

I volumi della biblioteca portano questa "marca" (l'ex-libris) per volontà dello stesso Conte come segno distintivo e di provenienza, come era solito ricorrere in passato per le biblioteche nobiliari. Alcuni volumi della collezione sappiamo che sono oggi conservati in importanti biblioteche e musei Tedeschi e Cechi, soprattutto a Francoforte, a Praga e nel Museo di Bruntl della stessa regione.

Si può ulteriormente convalidare l'originalità dell'ex-libris e la relativa appartenenza, con ponderata sicurezza, osservando i lievi segni di camminamento d'insetto al margine superiore dell'ex-libris e che sono della stessa natura e conformazione di quelli riscontrabili nello stesso margine superiore della carta di guardia: un'autenticità determinata dalla coeva e lieve usura che condivide con il volume.

La legatura risulta essere coeva ed originale in puro vellum di fine '500, dal momento che alcuni esemplari di stessa edizione e di quella antecedente mostrano la stessa legatura con le stesse caratteristiche, quali i lacci di chiusura verdognoli. Mentre la titolazione con datazione alla costa in elegante calligrafia ad inchiostro nero (sopra quella originale) e l'applicazione dell'ex-libris risultano probabilmente successivi, fatti ad inizio '700 dallo stesso conte o dai servitori/responsabili della sua biblioteca. Il lieve e contenuto camminamento in tal caso è da collocare, logicamente, a partire dal '700.

CENNI STORICI E BIBLIOGRAFICI (presto in arrivo)

Nota sull'acquisto

Il volume è stato acquistato in maniera regolare tramite compravendita dalla Germania, in prossimità con il confine Ceco, da un importante venditore di Francoforte specializzato non solo nella vendita ma anche nell'offrire servizi di consultazione, restauro, conservazione e catalogazione di fondi librari antichi, collezioni private e di opere di gran pregio e valore. Da questo si è ricevuto autorevoli notizie e informazioni in merito (e che senz'altro si potranno fornire all'acquirente, sia sull'identità dell'agenzia antiquaria, registrata e regolare; sia sul volume in questione).

Fonti

Lascio in allegato alcuni link che riportano alle fonti di quanto sino a qui riportato, quali della più grande banca dati della Repubblica Ceca (e relativa ed autorevole sitografia in fine per quel che concerne la pagina di Wikipedia)

• https://provenio.net/records/300d35fe-24bf-4d99-ba28-15812f9982a4
• https://provenio.net/records/e533d976-bc4a-4699-b05c-85bb5c834987
• https://en.m.wikipedia.org/wiki/Mathias_Franz_Graf_von_Chorinsky _Freiherr_von_Ledske
• https://cs.m.wikipedia.org/wiki/Chorin%C5%A1t%C3% AD_z_Ledsk%C3%A9

CONDIZIONI

Le condizioni complessive risultano ottime (nei limiti del contesto e del buon senso).

Esemplare legato in pieno vellum chiaro di vitello, con pellame che si presenta complessivamente sano, senza alcun foro, strappo o rilevante deformità. Piatti sani, congrui e stirati, con radi e lievi segni di ubicazione, tempo e forse rada e attenta consultazione, quali e principalmente sporadica presenza di polvere sedimentata e tracciata di un'annotazione sbiadita al dritto.

Costa piana in ottimo stato, con tracce di polvere sedimentata (con tronco a tre grosse nervature intravedibili). Presente in forma sbiadita la prima titolazione manoscritta, coperta poi da una seconda più fresca, probabilmente scritta nel primo '700 alla testa (per l'inchiostro e lo stile adoperato), riportante gli autori e l'anno. Cuffie e capitelli in più che ottimo stato, solidi, integri e funzionali. Tagli congrui e complessivamente puliti, leggermente brunito quello di testa e con macchiolina di china coeva quello di centro. Paratagli integri e solidi. Opera priva dei lacci di chiusura presenti in origine (volontariamente tagliati in passato), ma preservati e ben ancorati i 4 lembi verdognoli fissati ad ambedue i lati.

Le condizioni per gli interni risultano essere ottime. Carteggio nel complesso sano ed integro, senza alcuna macchia, unghia, fioritura, arrossatura, brunitura, muffa o mancanza. Carte pulite e fresche, senza alcuna scritta e/o annotazonie. Corpus stampato perfettamente godibile e leggibile. Guardie e contropiatti ben preservati, segnati solo quelli d'inizio da un innocuo camminamento d'insetto estinto di pochi mm, che si riscontra all'angolo alto sul contropiatto del diritto e sull'ex-libris, per poi arrestarsi. Carte ben ancorate al tronco, con cuciture sane e robuste.

Per un'autonoma verifica di quanto descritto, invito cordialmente a a consultare il corredo fotografico.

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