1) Campi d’impiego
Si utilizza principalmente nella vetrificatura di superficie destinate a venire a contatto permanente con alimenti, quali serbatoio e vasche ma anche manufatti come taglieri in legno, bicchieri, piatti, ciotole.
Dopo l’indurimento la superficie risulta lucida, con aspetto vetroso, ed ha elevata resistenza agli urti al graffio e all’ingiallimento.
Può essere efficacemente usata anche per vetrificare superficie che non necessitano dell’idoneità al contatto alimentare come manufatti nel settore artistico, dell’artigianato e della bigiotteria.
Come tutti gli epossidici ha un’alta resistenza agli agenti chimici basici e acidi.
2) Preparazione delle superficie
Le superficie vanno sgrassate e carteggiate e/o sabbiate, comprese quelle realizzate 3-4 o più giorni prima con lo stesso DURALOID AL-30 2.0.
Non è necessaria una ruvidità grossolana ma è sufficiente creare opacità.
3) Preparazione del prodotto
Pesare esattamente le quantità stechiometriche (100 parti di componente A e 33 parti di componente B) mescolare bene, raschiando anche le pareti ed il fondo del contenitore, fino a quando la mescola non è omogenea.
ATTENZIONE: non mettere più componente B del necessario, con l’infondato intento di accelerare la reazione, perché le capacità meccaniche finali del rivestimento sarebbero compromesse.
4) Applicazione
La particolare viscosità del prodotto è studiata per consentire l’applicazione con pennello o con rullo a pelo corto tipo “moair”, senza la necessità di alcuna diluizione per temperature di 25°C, ed ottenere, a terra e a parete, in 1 mano i circa 330 μm di spessore consigliato.
A temperature inferiori è consigliata una diluizione con:
- 2-5% di ECOSOLV 220 per applicazioni su polistirolo e pavimentazioni e/o rivestimenti
- 2-5% di ALCOL ETILICO PURO, per ottenere rivestimenti che andranno a contatto con alimenti.
Per applicare DURALOID AL-30 2.0 a spruzzo, dipendentemente dal sistema usato (pressione e diametro dell’ugello) la diluizione può arrivare anche al 10% circa.
A 25°C, non far passare più di 24 ore tra due applicazioni successive.