Junku Kitayama, Lo stile eroico. L'eroismo in Giappone, Edizione di Ar, Padova 1996, pp. 134

Solo l’eroe può “spezzare la misura del quotidiano”, solo lui può sapere di un altro mondo da opporre a quello che ha smesso di funzionare, o, per dirla filosoficamente, di avere senso. L’autore di questo studio entusiasmante sulla cavalleria nipponica si è coltivato, negli anni ’20 del secolo scorso, nelle Università di Friburgo e Heidelberg, sotto la guida di Husserl e Jaspers, ma non è uno sciocco alessandrino, che dal proprio sapere non trae alcun potere né volere. I suoi Husserl e Jaspers li usa per ricordarci che, anche se i manuali di filosofia non lo dicono, è l’eroe il fine, l’optimum.