Scheda del Libro

AutoreArrigo Petacco [1929-2018]

TitoloLa nostra Guerra 1940-1945. L'avventura bellica tra bugie e verità

Collanale Scie

EditoreArnoldo Mondadori

Anno: 1995 (I Edizione)

CopertinaRigida con sovracoperta

Pagine307

Stato di conservazione: Ottimo

Descrizione

«I

n tempo di guerra» ha scritto Winston Churchill «la verità è così preziosa che bisogna nasconderla dietro una cortina di bugie». E di bugie sulla seconda guerra mondiale ne sono state dette molte, ora per proteggere autentici segreti militari, ora per occultare responsabilità politiche, complicità, doppi giochi e tradimenti. Con la disastrosa avventura bellica italiana si è fatto di più: si è cercato di attribuire alla folle megalomania di Mussolini - le cui colpe restano indiscutibili - anche quello che in verità dipese da una classe politica, militare, economica e intellettuale che lo aveva osannato e sospinto verso il baratro.

«Un uomo, un uomo solo è il responsabile», cosi iniziava il primo articolo di fondo (poi bloccato dalla censura badogliana) del «Messaggero» defascistizzato del 26 luglio 1943. Suo autore, con altri, era Leo Longanesi, lo stesso che pochi anni prima aveva coniato lo slogan «Mussolini ha sempre ragione». In questo libro, alla luce delle rivelazioni, delle revisioni e delle riflessioni maturate negli ultimi cinquant'anni, Arrigo Petacco riscrive, con ritmo serrato e senza mai cedere alla retorica, le vicende politiche e militari dall'illusione della guerra-lampo alla campagna di Grecia, alle disfatte in Africa e in Russia, fino alla caduta del fascismo e alla guerra civile.

Ci riserva inoltre clamorose rivelazioni, per esempio quella di Ultra, un congegno elettromeccanico che spesso permise agli Alleati di prevedere i movimenti delle armate o delle flotte avversarie, come nelle drammatiche battaglie di capo Matapan e di El Alamein.

La nostra guerra è la cronaca dettagliata e impietosa, asciutta e diretta come un documentario dell'epoca, di quei tragici cinque anni in cui accanto alle grandi personalità - da Rommel a Churchill, da Kesselring a Montgomery, da Stalin a Mussolini - assurgono a ruolo di protagonisti i popoli e gli eserciti. La forza evocativa di un grande narratore ne fa un romanzo corale in cui si rivivono attimo per attimo i drammi collettivi che hanno segnato il destino di milioni di persone.