PICCOLO CESARE
(LITTLE CAESAR)

di Mervyn Le Roy, (1930) 1963

con Edward G. Robinson

fotobusta originale 1a edizione italiana 50x70 cm circa

piegata, fori di puntine, lievi strappi, come da foto

Due gangsters italo-americani, Cesare 'Rico' Bandello e Joe Massara, si danno da fare con imprese di modesta levatura, ma desiderano una rapida e fortunata carriera. Bandello, detto anche "piccolo Cesare", è il duro deciso a farsi strada mentre Joe sogna di togliersi dall'ambiente e diventare un famoso ballerino. Riescono ad entrare nella gang di Sam Vettori e Rico si mette in luce, imponendosi in modo tale da diventarne presto il capo indiscusso. La rapida ascesa di Rico rende ancor più vigili ed attive le forze dell'ordine, mentre si accende una lotta senza quartiere tra bande rivali. Joe intanto, pur non riuscendo del tutto a sottrarsi al dominio morale di Rico, ha realizzato il suo desiderio e si esibisce in coppia con una celebre ballerina, Olga Strassoff. E' appunto lei che, per amore del suo partner, fa di tutto per toglierlo dalla gang, fino a denunciare Rico alla polizia. Costui, quando è sul punto di vendicarsi di Joe e di Olga, al pensiero dell'antica amicizia non si sente di sparare. Braccato dalla polizia, è costretto a fuggire. La banda si sfascia e "piccolo Cesare", dopo essere finito tra i "barboni" di un dormitorio pubblico, in un estremo tentativo di ritornare in auge finisce crivellato dai colpi della polizia che gli dà la caccia.

Negli anni '30 fu uno dei film proibiti dal Fascismo, perché il gangster era un italo-americano

RIFLESSI DOVUTI AL FLASH