Olio su legno firmato L. Crisconio in basso a sinistra. Misure tavola 15 x 22 cm senza cornice, con cornice 27 x 33 cm.

 

INFORMAZIONI SULL’ARTISTA

Luigi Crisconio (Napoli, 25 agosto 1893 – Portici, 28 gennaio 1946) è stato un pittore italiano, considerato uno dei protagonisti della pittura napoletana del primo Novecento. Nel 1911 perse il padre e gli subentrò nella conduzione della cartoleria di cui era proprietario. Ma la sua vocazione era la pittura: arrivava ad allontanare i clienti che lo interrompevano mentre dipingeva. Così la madre si rassegnò a vendere il negozio. Sebbene non ben disposto nei confronti della pittura ufficiale, si iscrisse nel 1913 all'Accademia di Belle Arti di Napoli, spinto dalla madre, che si era rivolta per questo a Vincenzo Serpone, commerciante di arredi sacri e pittore dilettante, il quale a sua volta aveva presentato Luigi a Enrico De Marinis, allora Ministro della Pubblica Istruzione, il quale lo aveva esortato allo studio. L'avversione all'insegnamento accademico fu mitigata dall'ammirazione verso Michele Cammarano, titolare della cattedra di pittura di paesaggio, il cui insegnamento fu determinante nella sua formazione. Nel 1919 si diplomò all'Accademia e "pur muovendo i primi passi nel solco della grande civiltà pittorica meridionale, affine al vedutismo di tradizione, egli si distaccò dai contenuti ad essi collegati per conquistare un linguaggio autonomo e schiettamente contemporaneo". Nel 1927 l'artista conobbe Elisabetta Amato, di cui si innamorò: divenne la sua modella, riprodotta in una lunga serie di opere, alternate a numerosi autoritratti, paesaggi e nature morte; nella pittura di Crisconio si può notare un'affinità con l'ultimo Cézanne. Nel 1929 partecipa con successo alla Esposizione Universale d'Arte di Barcellona. Nel 1928 - 1930 - 1934 - 1938 - 1940 - 1942 partecipa per invito alla Biennale di Venezia e nel 1942 ottiene una sala personale, Dal 31 al 40 partecipa alle Quadriennali di Roma. Dopo essersi trasferito con la madre a Portici nel 1934, due anni più tardi sposò Elisabetta: fu l'inizio di una difficile coabitazione nella casa materna, che esasperò le tensioni preesistenti. Se l'arte di Crisconio non fu bene accetta dal mercato collezionistico napoletano, marcatamente tradizionalista, trovò invece amatori presso la media borghesia, ai quali cedeva a poco prezzo le sue opere. Il 27 gennaio 1946 morì prematuramente a Portici, a causa di una congestione cerebrale. Dopo la sua morte ricevette da parte della critica quell'attenzione che non aveva ricevuto in vita. Dopo un ulteriore periodo di oblio, negli ultimi decenni è in atto una rivalutazione dell'artista, che è stato considerato da alcuni come il più grande pittore napoletano del XX secolo."Crisconio è una voce di cui va dato conto nella pittura dei primi quarant'anni di questo secolo, una voce più forte di altre, più pura e più vera, anche se non fu futurista, metafisico o altro, ma solo un vero pittore, legato agli uomini che conosceva, alla terra, alle cose, al paesaggio che conosceva."(Renato Guttuso)

 

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Oil on wood signed L. Crisconio in the lower left. Table measures 15x22 cm without frame, with frame 27x33 cm.

 

INFORMATION ON THE AUTHOR

Luigi Crisconio (Naples, 25 August 1893 - Portici, 28 January 1946) was an Italian painter, considered one of the protagonists of early 19th century Neapolitan painting. In 1911 he lost his father and took over the running of the stationery shop he owned. But his vocation was painting he came to drive away customers who interrupted him while he painted. So, the mother resigned herself to selling the shop. Although not well disposed towards official painting, he enrolled in 1913 at the Academy of Fine Arts in Naples, driven by his mother, who had therefore turned to Vincenzo Serpone, merchant of sacred furnishings and amateur painter, who in turn he had introduced Luigi to Enrico De Marinis, then Minister of Education, who had urged him to study. The aversion to academic teaching was mitigated by admiration for Michele Cammarano, owner of the chair of landscape painting, whose teaching was instrumental in his training. In 1919 he graduated from the Academy and "while taking his first steps in the wake of the great southern pictorial civilization, akin to traditional landscape painting, he detached himself from the contents connected to them to conquer an autonomous and frankly contemporary language". In 1927 the artist met Elisabetta Amato, with whom she fell in love: she became his model, reproduced in a long series of works, alternating with numerous self-portraits, landscapes and still lifes; in Crisconius' painting one can note an affinity with the last Cézanne. In 1929 he successfully participated in the Universal Art Exhibition in Barcelona. In 1928 - 1930 - 1934 - 1938 - 1940 - 1942 he participated by invitation to the Venice Biennale and in 1942 he obtained a personal room, from 31 to 40 he took part in the Rome Quadrennials. After moving with his mother to Portici in 1934, two years later he married Elizabeth: it was the beginning of a difficult cohabitation in the maternal home, which exacerbated the pre-existing tensions. If Crisconio's art was not well accepted by the markedly traditionalist Neapolitan collector market, he found amateurs at the middle class, to whom he sold his works cheaply. On January 27th 1946, he died prematurely in Portici, due to brain congestion. After his death he received from the critics that attention that he had not received in life. After a further period of oblivion, in recent decades there has been a revaluation of the artist, who was considered by some to be the greatest Neapolitan painter of the twentieth century. "Crisconius is a voice that must be accounted for in the painting of the early forties years of this century, a voice stronger than others, purer and truer, even if it was not futurist, metaphysical or otherwise, but only a true painter, linked to the men he knew, to the earth, to things, to the landscape that knew. "(Renato Guttuso)

 

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