COME PERSI LA GUERRA

di Carlo Borghesio - 1947

con Erminio Macario, Nando Bruno

fotobusta originale 35x50 cm circa

macchie, strappetti lungo i bordi, come da foto

Leo, compiuto il servizio militare, va dal cappellaio, per scambiare finalmente con un cappello borghese la sua bustina. Ma la radio l'avverte che l'Italia ha dichiarato guerra all'Etiopia e che la sua classe è richiamata. Ed ecco cominciare l'odissea del povero soldato, costretto a combattere in Etiopia, in Spagna, di nuovo in Africa, in Russia. Eccolo in Italia, messo a far la guardia ad un crocevia. Fedele alla consegna, il bravo soldato intima l'alt agli alleati tedeschi; ma giungono gli americani, i tedeschi scappano e Leo vien fatto prigioniero. Spera di aver trovato finalmente il riposo: è una breve illusione. Contro la sua volontà, il prigioniero si trova trasformato in cobelligerante. Una breve parentesi di riposo in casa della madrina di guerra è interrotta dall'arrivo dei tedeschi, dai quali sta per essere fucilato, quando il nome, preso a prestito da un eroico compagno, lo salva. Ed eccolo trasformato in nazista. Finalmente la resa tedesca viene a metter fine ai suoi guai; ma che fare ora? Per vivere, deve vestire ancora una volta una uniforme, quella pacifica e umanitaria di pompiere...