Scheda del Libro Curatela: Roberto Paolo Ciardi Titolo: La Tribuna del Duomo di Pisa. Capolavori di due secoli Editore: Electa Anno: 1995 (I Edizione) Illustrazioni: Fotografie e disegni in B/N e a colori Testi: Fernando Mazzocca e Renato Zironda Ricerca archivistica: Renato Zironda Copertina: Morbida Pagine: 239 Stato di conservazione: Come Nuovo Descrizione I l programma di organico e completo restauro di tutti i dipinti che ornano l'interno del duomo di Pisa, da tempo previsto dall'Opera della Primaziale nel quadro di quegli interventi di custodia a valorizzazione dei monumenti ad essa affidati, doveva necessariamente prendere avvio dalle pitture che arredano il presbiterio. Queste, infatti, costituiscono le più antiche testimonianze artistiche di età moderna, fortunosamente - si potrebbe dire miracolosamente - scampate alla furia dell'incendio del 1595, e comprendono capolavori assoluti, dovuti ai pennelli di pittori di fama internazionale come Andrea del Sarto, il Beccafumi, il Sodoma, o dei più importanti esponenti della cultura figurativa toscana del Seicento. Erano però anche le tavole e le tele che, in genere, mostravano maggiormente i segni del tempo, delle manomissioni, e di precedenti e spesso improvvidi interventi, iniziati già nel Seicento, e ripetutisi fino all'Ottocento avanzato. Il fatto che nel Settecento vi avessero posto mano pittori di fama, come Cristoforo Munari e Giovan Battista Tempesti, inclini ad una riattualizzazione in chiave modernizzante dei linguaggi figurativi precedenti, e certo poco preoccupati di un preciso riscontro filologico, aveva, in alcuni casi, aggravato la situazione. A impresa conclusa, dopo due anni di intenso e accurato lavoro, sotto la sorveglianza e direzione dei funzionari della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Pisa, è sembrato doveroso, prima di procedere alla ricollocazione, di esporre i dipinti. Per quanto si tratti di opere ben note, e in alcuni casi famose, l'aspetto recuperato dall'accurato restauro permette di scoprire immagini in realtà inedite, anche perché la disposizione nel presbiterio, luogo non sempre di facile accesso, data la particolare destinazione liturgica, non ha mai consentito un 'agevole lettura di questi dipinti, molti dei quali posti a considerevole altezza dal suolo. Il presente catalogo critico, curato da un gruppo di lavoro che fa capo al dottorato di ricerca in storia dell'arte dell'Università di Pisa diretto dal prof. Roberto Paolo Ciardi, arreca aggiunte e ulteriori precisazioni in un campo che si credeva così ben esplorato da non permettere ampliamenti e scoperte. Infine, la coincidenza con il quarto anniversario del terribile incendio che nel 1595 devastò la nostra Cattedrale, alterandone l'aspetto e facendo perire molte preziose opere d'arte, ma non riuscendo a distruggere questo duomo che simboleggia la storia e la gloria di Pisa e in cui si identifica l'immagine della città, ha fatto sì che questa mostra di opere d'arte restaurate fosse dedicata al ricordo di quell'altra ben più impegnativa "restauratione" che riportò a nuova vita la "Ecclesia maior", e alla memoria di quegli altri Operai e Deputati che vi si dedicarono con tutta la loro fede e con tutte le loro forze.
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